Scrivendo sui motori di ricerca “pubblicare un libro” compaiono decine di sponsorizzazioni da parte di editori (chiamiamoli così), che promettono di portare il tuo strepitoso romanzo in tutte le librerie d’Italia, ma che dico del Mondo.
Speranzoso, vai sul loro sito web dove ci sono format da compilare, email a cui spedirlo e bandi di concorso neanche fosse la Pubblica Amministrazione.
Tante, molte, troppe occasioni che non puoi assolutamente lasciarti scappare.
Voler pubblicare il proprio testo è giusto e sano, in fondo hai investito tantissime ore davanti al pc a digitare lettere (a volte senza troppa cognizione di causa, ma vabbè…), per raccontare una storia che ti è a cuore.
Ora lo hai finito e vorresti diventare un autore (ti consiglio di leggere l’articolo su quanto guadagna uno scrittore), ma il web è una mare gigantesco di informazioni e siti tanto che non sai in che direzione andare.
Vuoi pubblicare un libro? Ci pensiamo noi, no EAP
Una delle cose che si legge più spesso sui siti di questi “editori”, è l’acronimo No EAP, ossia No editoria a pagamento! Poi però le cose non sono come avevi creduto, ma andiamo per gradi.
La EAP è un nonsense, perché se è a pagamento, come può essere editoria? Infatti si tratta di stamperie, non di editori. Tornando alla tua ricerca per pubblicare il romanzo, ti scontri con realtà che dicono di non essere EAP mentre poi, in fase contrattuale, iniziano a chiedere:
- l’acquisto di X copie,
- un aiuto economico ma solo per fare pubblicità al tuo capolavoro,
- di fare settoridicimila presentazioni per vendere qualche copia,
- oppure ti esortano a piazzarle ad amici, parenti, vicini e pure al gatto (ma lui è furbo e non lo compra).
Prima di arrivare a questo, però, sulle loro homepage troverai frasi di incoraggiamento come:
- molti autori decidono di pubblicare con noi perché stanchi delle solite meccaniche editoriali (che non conoscono),
- il self publishing è un’occasione per essere padroni del proprio destino (questa l’hanno presa da una nota marca di cioccolatini),
- mandaci il testo e in meno di una settimana avrai una risposta (veloci, in una settimana non si fa in tempo neanche ad aprire il file, in una redazione seria),
- fai avverare il tuo sogno (Mister Sandman give me a dream…),
- vuoi vedere il tuo manoscritto trasformato in un vero e proprio libro?
- se vuoi pubblicare, ti trovi nella pagine più importanti che leggerai (neanche fosse Scientology),
- oltre al manoscritto è gradita, ma non è essenziale, la sinossi (dico, scherzano?!),
- leggiamo tutti, ma proprio tutti i generi (quando si dice sparare alla ca..o),
- gli autori scelti per la pubblicazione riceveranno una proposta editoriale, che potrebbe prevedere una coproduzione (è un po’ come andare al supermercato e mungersi la mucca da soli per il latte),
- Facciamo il nostro lavoro con passione (davvero, pensavo lavorassero a casaccio).
- Il nostro rapporto con gli autori è limpido e alla pari, infatti le collaborazioni durano a lungo e talvolta diventano sincere amicizie (sembra uno spot per un sito d’incontri).
Potremmo continuare per ore. Purtroppo questa è la realtà, ci sono editori seri (piccoli o grandi che siano), e poi una pletora di altri che spingono le persone a spendere per realizzare il loro sogno.
Come destreggiarsi?
Voler pubblicare un libro, come detto, è giusto. Però prima ci sono cose che dovresti capire.
Prima di capire come fare per pubblicare il tuo testo, forse dovresti farlo valutare da chi lavora in questo settore da anni e che ha studiato la materia. In Italia sembra quasi che scrivere romanzi sia una cosa che tutti possono e sanno fare: ma non è così.
Si commettono una serie di errori senza rendersene conto, quando noi facciamo l’editing di un romanzo mostriamo all’autore tutta una serie di pecche, spesso anche importanti, che rovinano il testo rendendolo amatoriale.
Farlo diventare professionale è possibile attraverso un lavoro sia sul testo, ma anche sul proprio modo di vedere la scrittura. Cambiare mentalità e iniziare a studiare, che siano corsi di scrittura creativa (che non amiamo molto), manuali o ancora meglio attraverso l’editing.
Un altro strumento che permette di crescere come scrittori è senza dubbio il Tutoring in cui scriverai il romanzo sotto la supervisione di un editor. Insieme si trova la giusta strada per raccontare la tua storia.
Gli step per pubblicare un libro
Non esiste un unico metodo o un decalogo infallibile, parti dall’idea che in Italia ci sono più finti scrittori che lettori, quindi siamo di fronte a un mercato saturo.
- Leggi tanto e di tutto,
- fai degli esercizi di scrittura,
- scrivi ogni giorno,
- pianifica la stesura del tuo romanzo (e questo è ovvio),
- fallo leggere a persone esperte (beta reader o editor),
- anche se sembreremo di parte questo è il punto più importante: fatti editare,
- scrivi una sinossi e una email di presentazione sintetiche,
- cerca case editrici che pubblichino romanzi dello stesso genere del tuo,
- aspetta, tanto, troppo…
- Ripeti.
Di solito ci vogliono almeno 4-6 mesi prima di avere una risposta da un editore. Purtroppo non tutti hanno la buona educazione di rispondere in caso di esito negativo.
Se un “editore” accetta il tuo manoscritto dopo poche settimane, dice che c’è bisogno al massimo di un editing leggero e che sarebbe utile – per abbattere i costi – che tu acquistassi qualche copia, allora non è un editore.
Non ti vuole pubblicare perché il tuo testo è buono, probabilmente neanche lo ha letto, ma solo perché vuole speculare sui tuoi sogni! Evita di farti abbindolare, metti da parte l’ego e accetta il fatto che non crede in te (spesso a ragione).
Se tutti gli editori seri (grandi e piccoli), non vogliono il tuo romanzo, forse il motivo non è da ricercarsi nelle meccaniche dell’editoria, ma nella qualità di ciò che scrivi.
Ma c’è una buona notizia: puoi migliorare e imparare a scrivere. Se hai un romanzo pronto e vorresti un parere professionale (e neutrale), inviaci le prime 20 pagine + sinossi (accettiamo solo testi in word) a: info@pennarigata.it