Puoi fare tutti gli esercizi di scrittura creativa che vuoi, ma se non leggi e non ti fai fare l’editing del romanzo non avranno molto valore.
Facciamo un esempio sportivo per capirci meglio:
- c’è la fase di preparazione atletica per rimettersi in forma e avere la resistenza per portare a termine un intero match,
- poi ci sono gli allenamenti mirati per imparare e affinare la tecnica e, infine,
- si fanno delle partite di allenamento (o tornei minori).
Per imparare a scrivere sono sempre 3 passi:
- lettura (40%),
- esercizi di scrittura creativa (15%),
- scrittura del romanzo ed editing (45%).
Per noi di PennaRigata il punto 2. è utile, ma non così tanto come molti vogliono far credere. Però a volte è una buona idea prendersi del tempo e lavorare da soli.
Non si deve fare l’errore di focalizzare tutte le proprie energie e tempo solo su uno dei 3 punti, ognuno di essi è utile per migliorare la propria tecnica.
Alcuni esercizi semplici di scrittura creativa
Di esercizi ce ne sono tantissimi, abbiamo preferito dividerli per “tipologia”.
In generale sarebbe meglio crearsi una sorta di “piano di battaglia”, inserendo ogni giorno della settimana dei momenti per allenarsi con relativo specifico esercizio.
Scrivere non è solo estro, fantasia o ispirazione, ma un mestiere che ha bisogno di metodo e abnegazione. Per prima cosa, come da sempre hanno fatto i grandi artisti, devi imparare la tecnica di base. Ricorda sempre che se non ti pubblicano è perché il tuo romanzo è orribile.
Esercizi per la tecnica narrativa
Apri internet, o anche una rivista, leggi SOLO il titolo dell’articolo e riscrivilo senza sbirciare l’originale. Lascia andare la fantasia ma descrivendo comunque qualcosa di realistico e plausibile.
Come fare? Vai sulla homepage di Google e scrivi “news”. Ti appariranno alcuni titoli, scegline uno (anche a caso). In questo preciso momento, tra i tanti, ho scelto: “Sempre chiusi in cameretta, immersi nel web e niente scuola: il dramma dei ragazzi “hikikomori”. Allarme per 3 casi nel Veneziano.”
Potresti raccontare la storia di una ragazza che, a causa del bullismo, del proprio aspetto fisico o semplicemente senza apparente ragione, si chiude nella sua cameretta rifiutando di uscire. Oppure puoi dargli un taglio più “fantastico” con una intervista in cui lei racconta un incontro extraterrestre, causa della sua chiusura al mondo.
In più, attraverso questo strumento, verrai spinto a studiare. Alcuni potrebbero non conoscere gli hikikomori e quindi decidere di informarsi.
Esercizi di scrittura creativa per i dialoghi
La maggior parte dei testi che editiamo hanno grossi problemi per quanto riguarda i dialoghi. Sono:
- confusi,
- non si capisce chi dice cosa,
- pieni di “dialog tag”,
- simili a giganteschi infodump,
- non realistici,
- mancano quasi sempre il linguaggio del corpo e il movimento.
Sono situazioni normali perché non si è allenati e non si sa come costruirli. Un esercizio che può aiutare, almeno all’inizio, è di immaginarsi un dialogo che si vorrebbe avere con una persona famosa e disprezzata.
Per esempio potrebbe essere Hitler, cosa gli domanderesti, come ti porresti nei suoi confronti (niente violenza fisica!), ma soprattutto, cosa credi ti risponderebbe?
Perché la parte difficile è scrivere i suoi dialoghi spostando la prospettiva. Anche se era un folle, aveva le sue convinzioni che tu, nell’esercizio, dovrai difendere.
Puoi ripetere questo semplice esercizio di scrittura creativa con chiunque, sempre mettendoti nei suoi panni ed eliminando qualsiasi tuo giudizio personale quando è lui ha parlare.
Esercizi di scrittura creativa per liberare la fantasia
Questa tipologia di esercizi è senza dubbio tra le più divertenti. La consigliamo a chi ha un “blocco” oppure ha difficoltà a lasciarsi andare, a fantasticare.
Solitamente sono più utili proprio per chi scrive romanzi di narrativa dove si tende a restare con i piedi per terra. Invece sono proprio questa tipologia di testi a essere i più banali in assoluto.
Sono scontati e ripetitivi, pieni di concetti ovvi che non hanno nulla di nuovo o innovativo. Se invece romanzi di genere come Fantasy, Thriller (e sue declinazioni) o anche Romance, farli sarà per te forse più semplice, ma altrettanto utile.
Esercizio n.1: immagina di avere a tua disposizione un superpotere, quello che vuoi tu. Scegli per quanto tempo potrai utilizzarlo:
- 1 ora, per un racconto molto breve (1-2 pagine).
- 1 giorno, per un racconto medio (5-10 pagine),
- 1 settimana per un racconto lungo (15-20 pagine).
Scegli una delle tre possibilità e inizia a scrivere senza pensare a nulla. Se trovi un motivo per cui hai ottenuto il potere indicalo, altrimenti non perdere tempo e scrivi, ti verrà in mente in seguito.
Potrai descrivere cosa farai, dove andrai e con chi ti confronterai. Se lo userai a fini personali o no, evita anche qui il giudizio, è un racconto non un trattato di etica!
Esercizio n.2: scrivi la storia di un oggetto. Racconta della sua vita come fosse un vero e proprio personaggio: quando è nato, chi erano i genitori, che voleva fare da grande e così via.
Esercizio n.3: sei l’ultima persona sulla terra, cosa fai?
Esercizio n.4: hai appena scoperto di poter parlare con i gatti (o cani, scegli tu).
…e per migliorare le descrizioni
Altro problema che ci capita di sottolineare di frequente, è la pesantezza di alcune descrizioni (di oggetti o personaggi), che sono noiose, pesanti e poco incisive.
Ciò dipende dalla volontà di voler dire a tutti i costi a chi legge alcune cose, dare quindi informazioni che invece dovrebbero far parte del flusso della storia.
Anna era una bella ragazza, aveva i capelli biondi e grandi occhi smeraldo.
proviamo a metterla in un altra forma.
Mario aveva visto quella ragazza tante volte in treno. Appena arrivava in stazione, la riconosceva subito per via dei lunghi capelli biondi che risaltavano nel grigione del mattino. Solo una volta aveva trovato il coraggio di avvicinarsi, quel tanto gli era bastato per sentire le farfalle nello stomaco perdendosi negli occhi verdi della giovane.
La prima stesura è di certo moto più diretta, ma manca di emozioni e soprattutto di un punto di vista. Nella seconda, invece, è Mario che vede e quindi la descrizione di Anna è filtrata e, in fin dei conti, più incisiva.
Esercizio n.1: partendo da una descrizione semplice, come quella del primo esempio, prova a scriverne una ma usando un punto di vista differente.
Esercizio n.2: apri Google o una rivista o un qualsiasi sito e descrivi la prima immagine che trovi. Fallo prima dal tuo punto di vista e poi come fosse un extraterrestre o una persona vissuta secoli prima.
Conclusioni
Quelli descritti sin qui sono semplici esercizi di scrittura creativa che puoi fare quando vuoi. È essenziale ritagliarsi dei momenti precisi e lavorare con costanza, ad esempio il martedì e il venerdì. Oppure nel fine settimana.
Ciò che conta è esercitarsi il più possibile, anche se a volte potrebbe sembrare noioso o inutile. Il vero passo in avanti, però, lo si fa scrivendo un romanzo e facendolo vedere a persone esperte di settore che sono in grado di scovare difetti non visibili anche ai più accaniti lettori.