Da autore posso dire che scrivere la sinossi è la sola cosa più difficile che scrivere la quarta di copertina! Che si venga pubblicati da un editore serio, o che si scelga il self publishing, si dovrà mettere mano a questa benedetta quarta.
Prima di tutto, dovrebbe essere rivolta al lettore. È un momento in cui il “romanzo” parla al possibile acquirente, gli racconta di cosa tratta e il genere, in che direzione andrà e cosa dovrà aspettarsi.
Come si nota è tutto abbastanza “vago”, però dovrà essere anche evocativo e catturare l’interesse e l’attenzione di chi prenderà il libro tra le mani.
Quando andiamo in libreria, a meno che non sappiamo già che cosa comprare (es. 5 libri fantasy da leggere almeno una volta), oppure, che siamo bibliomani o meno, ci piace vagare senza meta facendoci attirare dal canto delle sirene.
Vediamo una copertina che ci piace, incuriosisce o cattura per qualche ragione, così prendiamo il testo tra le mani, lo accarezziamo quasi fosse un tessoroooo (cit.), e poi?
La quarta di copertina come una promessa
Infine, rigiriamo il romanzo per andare a leggere la quarta di copertina. Si tratta di un momento essenziale per la scelta di acquisto, perché solo a questo punto si comprende di cosa davvero parla la storia.
Non è una sinossi, quindi una sorta di riassunto per gli addetti ai lavori, ma è “l’autore” che parla al futuro lettore, promettendogli che la sua storia andrà in una determinata direzione.
Per molti è soltanto un banale strumento di marketing, a mio avviso è invece il momento in cui l’autore rompe la distanza tra lui e il lettore per parlargli in modo schietto. Ecco perché, quando si scrive la quarta di copertina, si dovrebbe essere sinceri.
Evitare vane promesse o esagerare in lodi sul proprio romanzo. La quarta di copertina più intrigante è quella evocativa che lascia spazio all’immaginazione.
…che devi mantenere
La copertina, in tutte le sue parti, incide sulla scelta d’acquisto di un romanzo su valori stimati che vanno dal 10% al 20%. Per questo un autore (o una CE), è tenuto alla massima sincerità e trasparenza.
Sembrano concetti banali, forse anche ovvi, eppure troppo spesso capitano libri che non mantengono nessuna delle promesse fatte andando a minare la credibilità dell’autore. Non mantenendo la promessa, il rapporto con i lettori andrà deteriorandosi.
Credibilità, affetto e fidelizzazione sono elementi essenziali se si vuole vivere di scrittura.
Com’è divisa la copertina di un libro?
Qui sotto la copertina “neutra” di un romanzo.
- Prima di copertina, la vera e propria copertina in cui si indicano titolo, nome dell’autore e un disegno evocativo che “riassuma” la storia.
- Aletta, o risvolto di copertina. Di solito, qui si racconta la trama del libro, in modo molto sintetico.
- Aletta, o risvolto di copertina. Questa parte viene usata spesso per inserire informazioni sull’autore e una sua eventuale fotografia.
- Quarta di copertina.
Nella quarta si inserisce, oltre a un brano evocativo che incuriosisca, anche il prezzo di vendita e il codice ISBN.
Come dovrebbe essere strutturata
Dal punto di vista pubblicitario dovrebbe avere 3 parti:
- Parte iniziale, di solito una frase molto evocativa che riesca subito a catturare l’attenzione e, allo stesso tempo, offrire una suggestione del tipo di romanzo che si sta per leggere.
- Parte centrale, che racconta gli elementi salienti della storia, una brevissima panoramica della trama e dei personaggi. Non si deve fare l’errore di impelagarsi in lunghe descrizioni.
- Parte finale, quella che commercialmente viene chiamata call-to-action, che sia una domanda o una frase che spinga il lettore a leggere il romanzo (es. Sei pronto a…?)
La quarta di copertina ha uno scopo molto semplice: la vendita.
Le caratteristiche che deve avere
Scrivere una quarta di copertina efficace è complicato, ma non impossibile.
Per prima cosa lo stile di scrittura, dovrebbe essere molto semplice e coerente rispetto al genere del romanzo. Usare termini “moderni”, per uno storico ambientato nel quinto secolo, allontanerebbe da subito un potenziale lettore.
Sarebbe da evitare anche l’uso degli avverbi, ricorda che lo spazio a disposizione non è molto. Di conseguenza, anche per quanto riguarda gli aggettivi, è meglio non esagerare.
Le emozioni devono essere il centro della quarta di copertina. Il lettore si deve sentire avvolto, catturato e incuriosito tanto da scegliere il tuo romanzo rispetto a tantissimi altri. Evoca, inspira e mostra. Non serve raccontare la trama, quanto far capire di cosa tratta, emotivamente, il testo.
Incuriosisci attraverso evocazioni e suggerimenti. Offri poche informazioni, ma poni dubbi e quesiti. Una quarta ben scritta introduce nella storia, fa assaporare l’ambientazione e i temi principali. Pone domande a cui si può dare risposte solo leggendo il romanzo.
Quanto deve essere lunga?
Non c’è una regola precisa, in generale dipende dal formato del testo, dal tipo di carattere e dallo spazio necessario per tutti gli altri elementi della copertina.
Se il tuo testo è stato preso da un editore, solitamente la scriverai insieme al tuo editor e la metterete in ordine affinché rientri nello spazio a disposizione.
Noi di PennaRigata, insieme alla correzione di bozze o all’editing del romanzo, aiutiamo i nostri autori nella stesura della:
- sinossi,
- quarta di copertina (per il self publishing),
- lettera di presentazione per editori e agenzie letterarie.
Se hai scritto un libro e vuoi entrare nel mondo dell’editoria, il primo passo è sempre l’editing per rendere il testo pronto per le case editrici. Per domande, dubbi o anche solo per la valutazione del tuo romanzo (inviaci 20 cartelle editoriali + sinossi in .word), puoi scriverci a:
info@pennarigata.it