Esistono, di base, conflitto nei romanzi che ogni autore dovrebbe conoscere e imparare a inserire in base alla storia. Senza di esso ogni storia storia diventa solo una sequenza noiosa di piatti accadimenti che non coinvolgeranno mai il lettore.
Il conflitto, in tutte le sue varie forme, riveste un ruolo di fondamentale importanza nella creazione di una storia coinvolgente e avvincente. Senza il conflitto, infatti, un romanzo sarebbe semplicemente una cronaca di eventi priva di tensione, emozione e interesse per il lettore.
Così come nella vita reale, i conflitti sono il motore propulsore delle narrazioni. Sono le forze che spingono i personaggi ad agire, a cambiare e a crescere, e sono fondamentali per creare una trama appassionante.
Prima di esplorare i vari tipi di conflitto che possono essere presenti nelle storie, è importante comprenderne l’essenza stessa è:
- una collisione di desideri,
- obiettivi,
- bisogni o
- valori tra personaggi o
- persino tra un personaggio e sé stesso.
Questa collisione crea tensione e mette in moto la trama del romanzo. È essenziale seguire:
- i dettami dello Show don’t tell o si rischia di creare banali didascalie,
- saper strutturare dialoghi convincenti in cui il “non detto” sia presente e che non sia tutto spiegato,
- utilizzare di più elementi come il linguaggio del corpo nei romanzi.
Tre tipi di conflitto nei romanzi
Uno dei tipi di conflitto più comuni è il conflitto interpersonale che si manifesta quando due o più personaggi nella storia hanno obiettivi o desideri contrastanti.
In un buon romanzo, i personaggi devono essere complessi e realistici, e questa complessità spesso si riflette anche nella loro diversità di opinioni e desideri. Questo tipo di conflitto può essere fonte di grande tensione e dramma, poiché i personaggi si scontrano e cercano di raggiungere i propri obiettivi, spesso a spese degli altri.
Il conflitto interno si verifica quando un personaggio ha una lotta interiore. Può essere una battaglia tra lealtà, desideri opposti o persino tra le emozioni e la ragione. Offre una panoramica più intima dei personaggi e può essere utile per esplorare tematiche profonde quali la moralità, la fiducia, l’identità e il percorso di crescita personale.
Il conflitto esterno coinvolge un personaggio che si scontra con una forza esterna, che può essere un altro personaggio, un gruppo di persone, una situazione o una forza naturale. Può portare a scene d’azione, suspense e momenti di alta tensione che tengono il lettore con il fiato sospeso. Questo tipo di conflitto è spesso utilizzato per creare un clima di pericolo imminente e tenere alta l’attenzione del lettore.
In un romanzo servono tutti (o quasi) i conflitti narrativi
È importante sottolineare che i conflitti non devono limitarsi a un solo tipo, ma possono essere intrecciati tra loro per creare una trama più ricca e complessa. Il protagonista potrebbe affrontare un conflitto interpersonale con un altro personaggio mentre contemporaneamente si trova in un conflitto interno tra ciò che desidera e ciò che sa essere giusto.
Quello che rende il conflitto così cruciale nella scrittura è la sua capacità di alimentare la tensione emotiva e tenere i lettori incollati alle pagine. Permettono ai personaggi di affrontare sfide, di crescere, di scoprire nuove informazioni su sé stessi e sul mondo circostante, e offrono un terreno fertile per lo sviluppo della trama.
In più serve per far nascere una connessione emotiva tra il lettore e i personaggi. Quando li vedono affrontare sfide e superare ostacoli difficili, si immedesimano con loro e sperimentano emozioni simili. Questa connessione emotiva rende la lettura più coinvolgente e appagante, crea empatia.
Conclusioni: il conflitto nei romanzi
Lo scontro, nelle sue varie forme, è un elemento essenziale per la creazione di un romanzo valido.
I tre tipi di conflitto:
- conflitto interpersonale,
- conflitto interno,
- e conflitto esterno,
forniscono la base per la creazione di una trama coinvolgente, personaggi complessi e situazioni emozionanti.