Come superare il blocco dello scrittore? Capita di nn riuscire a proseguire il proprio romanzo per una serie di ragioni:
- la scena è complicata,
- non si trova una soluzione a un problema/conflitto in cui si trovano i personaggi,
- mancano le idee,
- si vuole rendere perfetta una scena, ovviamente senza riuscirci,
- oppure si tende a essere troppo critici.
Tra i vari espedienti di cui parleremo per superare questo maledetto blocco, il più efficace è di lavorare insieme al proprio editor per la stesura del testo.
Non lo scrivete a quattro mani! Sei tu l’autore, l’editor, durante la scrittura diventa un compagno di “brainstorming”. Con lui discuterai le singole scene e la struttura della storia. Noi di PennaRigata offriamo questo servizio che si divide in due fasi:
- Pianificazione e scrittura del testo.
- Editing del romanzo.
Durante la prima parte, insieme all’autore :
- costruiamo la struttura della storia,
- diamo vita e profondità ai personaggi,
- pianifichiamo i conflitti,
- costruiamo un worldbulding solido e coerente,
- valutiamo la coerenza di tutto il testo (narrativa, dei personaggi…),
- decidiamo dove inserire turning point o cliffhanger,
- facciamo in modo di non usare deus ex machina per risolvere le varie situazioni,
Attraverso questa procedura si evita anche lo stesso blocco dello scrittore, perché il lavoro stimolante e creativo spinge l’autore a nuove sfide, lo stimola. E dove non arriva lui, arriva l’editor.
Se sei interessato a questo tipo di servizio scrittura+editing, scrivici alla email: info@pennarigata.it
Capita anche ai migliori
Un autore che conosco e con cui collaboro, mi domandò tempo fa come superare il blocco dello scrittore, se avessi qualche idea “alternativa” per riuscirci.
All’inizio rimasi turbato, sorpreso che uno scrittore con una mezza dozzina di romanzi alle spalle avesse un tale problema. Sono sempre stato convinto che se una persona non ha nulla da scrivere, non debba farlo.
Certo quando è il tuo lavoro – copywriter, creativo, content manager, giornalista – non riuscire a mettere due parole in croce può davvero essere un grosso problema: scrivere è un mestiere prima di tutto, una vocazione poi.
Cos’è il blocco dello scrittore?
Accade quando vorresti scrivere, ma semplicemente non ci riesci. Fissi per ore la pagina bianca di word che, sfacciata, ti sfida e riflette cose che non vorresti vedere.
Il primo blocco lo si ha, di solito, a scuola. La professoressa dettava o scriveva alla lavagna la traccia del tema. Partivi a razzo convinto che questa volta avresti preso la sufficienza, e ti ritrovavi a guardare il foglio protocollo appositamente piegato, ma intonso.
A quel punto saliva prima lo sconforto, poi l’ansia di non riuscire a scrivere nulla e infine la paura si tramutava in terrore per un probabile brutto voto. A chi non è capitato?
Da grande hai deciso di scrivere romanzi, che tu ne abbia già pubblicati o no, poco importa ma adesso, in questo stramaledetto istante sei fermo, impalato al primo o al quattordicesimo capitolo cambia poco, ma comunque FERMO.
Spesso, purtroppo
L’effetto del blocco dello scrittore è davvero violento, tanto che potrebbe anche distruggere una potenziale carriera, o almeno è quello che molti credono.
Più spesso di quanto si immagini la verità è ben altra, non hai il blocco dello scrittore, è che TU non lo sei! Non tutti sono atleti professionisti, chirurghi di successo, attori famosi o anche soltanto artigiani! Per quale motivo devi proprio essere uno scrittore?
Il blocco è una scusa, in questi casi sia chiaro, che ti fa credere di avere qualcosa che non va ma che se non fosse per quel qualcosa tu scriveresti un nuovo best seller, un capolavoro della letteratura mondiale! Ma non diciamo cazzate (e per una volta ci vuole un po’ di colore).
Secondo te, è più facile dare la colpa a “sto dannato” blocco, oppure ammettere di non essere in grado di fare qualcosa? L’ego è un male quando si scrive, se poi non sai neanche scrivere diventa una folle corsa verso inutili giustificazioni.
Ripeto: non vale per tutti, è solo un caso limite che dovrebbe far riflettere.
Come superare il blocco dello scrittore
Se anche tu hai avuto momenti come quelli appena descritti, sai che non sono affatto piacevoli, ma ti deprimono e anche se sei una persona con talento e voglia di fare distruggono la tua autostima. Inizi a credere di non essere capace, che stai solo perdendo tempo e prendono vigore pensieri malsani e autodistruttivi.
Ci sono, dalla mia esperienza, due situazioni in cui si ha il blocco:
- All’inizio del romanzo.
- Durante la stesura.
Di solito, eliminando come causa il “non essere uno scrittore”, le ragioni sono dovute più che altro al metodo. Spesso è un sintomo di altro che ti porti dietro da tempo. Non parlo di problemi psicologici, ma metodologici. Significa che il tuo modo di porti verso la scrittura è troppo istintivo, poco professionale e quindi nei momenti di fiacca ti lasci condurre dalla corrente.
Ogni Grandissimo scrittore, da King a Hess, da Hemingway a Martin, hanno un metodo maniacale: un regime di scrittura che non ha nulla da invidiare all’allenamento di un atleta professionista. Come vedi l’approccio mentale alla scrittura si sta dimostrando vitale per superare il blocco dello scrittore, anzi proprio per non averlo.
Ma io scrivo quando sono ispirato…
Scrivere non ha nulla a che fare con l’ispirazione, con il caminetto accesso e la tazza di caffè bollente! Se ti è subito venuta in mente una motivazione simile significa che non hai metodo. Per cui è opportuno crearsene uno con tempistiche e spazi ben definiti.
Scopri qual è il momento della giornata in cui sei più produttivo e sfruttalo per scrivere, evita qualsiasi distrazione, metti via il cellulare e non aprire inutilmente qualche social per “distrarti”. Cercare conforto negli altri non ti servirà a nulla.
Poi datti delle scadenze, ad esempio Martin scrive 2.000 parole al giorno (6-8 cartelle editoriali) nell’arco soprattutto della mattinata – si alza molto presto – e sfrutta il pomeriggio per rivedere quanto fatto, organizzare il lavoro per il giorno seguente e via dicendo.
Tu dovrai conciliare, in linea di massima, lo scrivere con gli impegni della vita ma è necessario che abbia uno spazio preciso, ben delineato anche dal punto di vista temporale. Se hai solo due ore con un obiettivo di 1.000 parole vedrai che tenderai a finire allo scadere del tempo prefissato.
Se invece non ti dai limiti, ma ti prendi tutto il tempo che vuoi, rischi di stare seduto alla scrivania senza fare nulla…
Scrivi, non hai alcun blocco!
Ti sembra un concetto banale? Lo è, eppure non viene seguito quasi da nessuno. Alcuni ti diranno che devi ragionare, pianificare il romanzo ed elaborare il testo scegliendo le parole più adatte, non sono d’accordo.
Credo invece che se si fatica a iniziare, ad esempio, l’unico modo che si ha per sbloccarsi è buttare sulla pagina delle frasi, idee e andare avanti.
Fregatene dell’italiano, degli errori, dei refusi e scrivi. Per riordinare il testo, fare la correzione bozze ed editarlo hai sempre tempo, adesso ci preme capire come superare il blocco dello scrittore.
Se sei all’inizio del romanzo dovresti fermarti un attimo e ragionare sulla storia. Puoi prendere appunti e creare una banale linea del tempo o uno schema: nulla di complesso, non sei un Project Manager di fronte a un Gantt!
Ti serve solo come aiuto per riordinare le idee, rivedere nella tua mente la storia, soprattutto l’inizio, l’azione e il compimento. Come sono i personaggi, chi fa cosa e in che modo. Avere un protagonista ben strutturato, con pregi e difetti è uno buono strumento per sbloccare il racconto.
Fatto ciò, prima di perdere altro tempo, anche perché abbiamo deciso che hai un numero preciso di ore al giorno per scrivere, inizia. Non è importante come dove o quando: inizia a scrivere. Prendi il tuo protagonista e buttalo in qualche situazione spinosa, se è un fantasy fai che stia scappando da una banda di orchi.
Il resto viene da sé, ma solo se hai in testa una storia ben strutturata e gli stessi personaggi – che sono la parte principale – hanno preso vita.
Cervello razionale, nemico del creativo
Mettiamo invece che sei a metà romanzo e ti sei bloccato. Non riesci più ad andare avanti: situazione normale, non devi impanicarti perché ne uscirai. Quando mi capita rileggo le ultime 10-15 pagine, per entrare nell’atmosfera del racconto e subito continuo la stesura fregandomene se non combacia perfettamente con il testo precedente.
So che lentamente, se supero l’ostacolo, il testo scivolerà da solo e poi, con l’aiuto di un professionista, potrò limare quelle parti che non sono perfette, coerenti o ben strutturate. Non devi scrivere da subito un capolavoro, accetta di farcire il testo con una marea impressionante di errori.
Vedi la prima stesura come un gigantesco file degli appunti (anche di 500-600 cartelle). Una volta che inizi a scrivere, anche in modo non valido la parte razionale del cervello verrà occupata dal digitare sulla tastiera, dal fare attenzione a scrivere in modo corretto, seguire le consecutio e tutti quegli elementi logici.
E allora l’avrai fregata, a prendere il sopravvento sarà la parte creativa che fino a quel momento era sommersa da domande, dubbi, paure: le parole fluiranno da sole. Capita anche di scrivere un intero capitolo orribile, non è un problema. Perché dovevi capire come superare il blocco dello scrittore, e ci sei riuscito.
Una volta terminato il manoscritto potrai rimodellare il capitolo con più serenità. Renderlo coerente con il resto della storia verrà in automatico
Come superare il blocco dello scrittore? Impara dai gatti
Il gatto è un animale molto abitudinario, se gli sposti anche di pochi minuti l’orario della pappa, lo mandi in bestia! Se vuoi evitare infelici intoppi durante la stesura di un romanzo, crearsi delle abitudini è uno stratagemma che spesso funziona.
Quindi trovati degli orari precisi in cui scrivere e per un tempo minimo di almeno un’ora. Se hai meno tempo, anziché metterti a scrivere, ti consiglio di sfruttarlo per rivedere quanto hai fatto, soprattutto gli ultimi paragrafi.
Rivedi anche le idee che ti sei preventivamente appuntato, sviluppale su un foglio come se fossero parte integrante della storia. Questo serve a non dimenticarle, infatti ogni idea che ti viene, dovresti scrivertela su un quaderno.
Se il metodo felino non funziona?
Potrebbe capitare che seguire delle precise abitudini non ti dia alcun beneficio perché hai un blocco gigantesco, quasi un rigetto per la scrittura.
Capita a tutti, anche ai grandi scrittori. Per un po’ prenditi una pausa, che siano giorni o settimane poco importa ma il tuo cervello ti sta dicendo che nn ne può davvero più.
Se dopo un 15-20 giorni ancora non sai come superare una scena specifica, allora puoi provare con uno stravolgimento delle tue abitudini.
Prima di tutto cambia orario, se scrivevi la mattina presto, prova a farlo di sera dopo cena. Se prima amavi farlo nel silenzio assoluto dell’alba, adesso metti della musica di sottofondo (magari non del metal…).
E se manca la passione?
In un articolo analizzo un concetto fondamentale, un dubbio che si sono posti almeno una volta nella vita tutti gli scrittori: scrivere quello che ci piace o ciò che vende? Può capitare di lavorare su un testo del quale non si è davvero convinti, magari ci è venuta in mente una buona storia ma non è nelle nostre corde.
Oppure se si fa web-copywriting è impossibile appassionarsi sempre ad alcuni testi o argomenti. Mi è capitato di scrivere articoli su argomenti che io stesso trovavo interessanti e dei quali sapevo già qualcosa. Ogni volta che invece mi sono cimentato su topic lontani da me (molto lontani), ho fatto una gran fatica a svolgere un lavoro di qualità.
Come superare il blocco dello scrittore, riassumiamolo:
- Organizza il tempo e il lavoro.
- Datti degli obiettivi, a tutti i costi.
- Fai delle schede dei personaggi e una “linea del tempo” della storia.
- Inizia a scrivere, magari a caso ma è meglio fare così piuttosto che restare immobili a fissare il pc.
- Accetta il fatto che la prima stesura è, per sua natura, imperfetta.
- Scrivi di argomenti che ti appassionano (se sei un romanziere o un aspirante tale).
- Nell’arco della giornata appuntati le idee che ti vengono in mente. Potrebbe capitare mentre fai la fila alla Posta!
- Non è che dobbiamo tutti scrivere, accetta il fatto che forse non è il tuo mestiere.