Il Foreshadowing è una tecnica narrativa che consiste nel fornire al lettore suggerimenti o indizi riguardo eventi che accadranno in seguito. In un romanzo Fantasy potrebbe essere una forma di preveggenza che aiuta un personaggio a intuire, senza capire, il proprio futuro.
Attenzione: moltissimi autori, pur non conoscendola, ne abusano riempiendo i loro testi di sogni, premonizioni o simili pur di dare determinate informazioni al lettore, come mi è capitato di imbattermi quando ho fatto da giudice per il Premio Arcimago.
C’erano spesso “previsioni”, con poche storie che procedevano in modo lineare.
Usando il modo giusto il Foreshadowing si riesce a:
- creare suspense,
- preparare il terreno per colpi di scena e
- rendere la narrazione più coesa e soddisfacente.
In teoria sembrerebbe una tecnica banale che però rischia di scadere, nella maggior parte dei casi, nella didascalia spiegando quindi, e non mostrando. È importante seguire i dettami dello Show don’t tell per evitare di dare vita a pistolotti inutili e noiosi.
I Flashforward, ossia gli opposti dei Flashback, in cui l’autore altera il tempo della narrazione per raccontare un episodio che accadrà nel futuro del personaggio, non vanno considerati come Foreshadowing né come Red Herring (li spiego in seguito) che sono falsi indizi inseriti per sviare il lettore.
Tipi di Foreshadowing
Per utilizzare bene i Foreshadowing è opportuno aver pianificato la linea del tempo del romanzo o, in alternativa, li si possono aggiungere in fase di editing, quando la storia è ormai finita e si hanno le idee chiare. Per autori non esperti la seconda via è senza dubbio la più facile ed efficacie.
Leggere è l’unico modo per capire come e quando inserirli nella propria storia, perché se sarai in grado di “scovarli” nei romanzi, allora ti sarà possibile usarli senza renderli troppo palesi o criptici.
Esistono, in linea di massima, tre tipi di Foreshadowing nei romanzi:
- Foreshadowing indiretto o sottile: gli indizi sono più velati e possono includere simboli, descrizioni dettagliate di oggetti o situazioni che acquisiranno importanza in seguito. Come la descrizione minuziosa di un tagliacarte a potrebbe anticipare il suo utilizzo come arma per un delitto nelle scene successive.
- Foreshadowing profetico: si tratta di sogni, profezie o premonizioni di eventi futuri. Potrebbero sembrare di difficile comprensione ed enigmatici, ma acquisiscono significato con lo svilupparsi della storia.
- Foreshadowing diretto: l’autore fornisce indicazioni esplicite su ciò che accadrà. Per esempio, una frase come “Non sapeva che quella volta sarebbe morto…” preannuncia chiaramente un evento futuro significativo.
L’importanza del Foreshadowing
Stiamo parlando di una tecnica narrativa che dà molti benefici ma solo se usata con parsimonia e lucidità. Se non sai come preannunciare un evento, non usare sempre i sogni, è quasi meglio una zingara che fa le carte!
Se ben usato è uno strumento che permette di valorizzare il tuo romanzo con:
- Creazione di suspense: gli indizi seminati lungo la storia stimolano la curiosità del lettore, spingendolo a continuare per scoprire cosa accadrà.
- Soddisfazione del lettore: il lettore proverà soddisfazione quando gli indizi precedentemente notati trovano una risoluzione.
- Coerenza narrativa: introducendo elementi chiave in anticipo, la storia appare più coesa e gli sviluppi successivi risultano più credibili e naturali.
Differenza con i Red Herring
Con il Foreshadowing si prepara il lettore a eventi futuri reali, i Red Herring, invece, sono falsi indizi inseriti per sviare l’attenzione. L’uso combinato di queste tecniche può rendere la narrazione più dinamica e coinvolgente.
I Red Herring sono degli avvenimenti o degli argomenti introdotti per distrarre l’attenzione dal vero fulcro della questione. Non devono essere informazioni di scarsa importanza, ma dovrebbero portare chi legge sulla strada sbagliata.
In un Thriller, per esempio, gli indizi dovrebbero condurre quasi “equamente” a più di un sospettato. Spesso l’assassino è proprio il personaggio che l’autore fa apparire come meno pericoloso.
Come utilizzare il Foreshadowing
Sono sempre dell’idea che ogni tecnica, per quanto buona, debba essere usata con parsimonia o si rischia di disinnescarne gli effetti. Per il Foreshadowing ci sono alcune linee guida per implementarlo con un maggiore potenziale narrativo:
- Pianificazione attenta. Conoscere in anticipo gli sviluppi della trama permette di inserire indizi pertinenti nei punti giusti della narrazione. Ecco che la sinossi, per quanto solo abbozzata, diventa utile anche per l’autore.
- Sottigliezza. Gli indizi non dovrebbero essere troppo evidenti; il loro scopo è di essere riconosciuti dal lettore solo in retrospettiva, evitando di svelare troppo presto gli sviluppi futuri. Per capire se ci si è riusciti, ci si deve rivolgere a persone che non conoscono la storia. Alcuni scelgono dei beta reader (utili ma solo se molto bravi), altri le agenzie letterarie (con costi iperbolici), anche se sono di parte avere un editor è forse la scelta migliore (in rapporto anche ai costi/benefici).
- Coerenza. Gli elementi introdotti con il Foreshadowing devono avere una reale connessione con gli eventi successivi.
I rischi che si corrono
Un uso inappropriato del Foreshadowing può condurre a:
- Prevedibilità, dando indizi troppo evidenti che possono rendere la trama scontata, diminuendo l’impatto dei colpi di scena.
- Confusione, di solito quando ce ne sono troppi tendono a disorientare il lettore, distogliendolo dal fulcro della narrazione.
Il Foreshadowing è uno strumento potente nelle mani di uno scrittore. Quando utilizzato con parsimonia e attenzione, arricchisce la trama, coinvolge il lettore e conferisce profondità alla narrazione.