Segreti di scrittura: guida semiseria per autostoppisti

Quali sono i segreti di scrittura necessari per fare il salto di qualità? Conoscere e leggere i grandi scrittori, porta davvero benefici e come si può imparare da loro?

Leggere, questo lo dice la scienza, sviluppa molte nostre capacità:

  • empatia,
  • fantasia,
  • logica,
  • memoria,

Non solo, migliora anche la scrittura, ma solo se alla base c’è un minimo di “talento”. Non tutti sono fatti per scrivere romanzi, come non tutti possono giocare la finale di Wimbledon.

Ciò che spesso viene taciuto, di solito da chi fa corsi di scrittura creativa, è che, per arrivare a certi livelli, non basta l’abnegazione. Anche il miglior editor non può trasformare un testo pessimo in uno anche solo decente.

Con questo non intendiamo dire che, se non hai doti naturali, non devi scrivere un romanzo. La scrittura è prima di tutto uno forma di comunicazione. Se hai qualcosa da dire, e credi che scrivendo tu possa esprimerlo nel modo giusto, va bene che tu lo faccia. Ma avere la presunzione di scrivere un Best Seller al primo tentativo, è irrealistico. 

Primo segreto di scrittura: la giusta umiltà

“Giusta”, perché un eccesso porterebbe a una bassa autostima e visione del sé negativa. Per avere una valutazione delle proprie capacità narrative, ci si dovrebbe rivolgere a chi è del settore e da anni legge e valuta testi. Spesso leggo sui social di sedicenti scrittori che si lamentano dei giudizi negativi ricevuti dalle CE che bocciano i loro testi.

Sembra quasi che tutti siano incompetenti mentre, il nostro autore, è l’unico ad avere talento (incompreso). E dietro a questi post sterili e polemici, decine di altri “autori” che lo supportano dicendogli che gli editori sono tutti uguali, che no capiscono il valore dei suoi romanzi e che anche la Rowling è stata rifiutata tante volte.

Se nessuno vuole il tuo testo, è più probabile che sia brutto e scritto male o che c’è una congiura planetaria contro di te?

A questo punto, un autore può decidere se continuare a fare il complottista e nascondere la testa sotto la sabbia, oppure rimboccarsi le maniche e migliorare. Sconsiglio i corsi di scrittura, la maggior parte servono solo a chi li organizza. Invece, se vuoi davvero metterti in gioco, l’editing del romanzo è forse la scelta migliore.

Un editor cattivo – ma giusto – che smembri il testo per ricostruirlo insieme a te. Ti insegnerà alcuni segreti di scrittura (quelli veri), e  ti aiuterà a dare il meglio. Attraverso il processo di editing vedrai con i tuoi occhi, sul tuo romanzo, gli errori che commetti. 

Quando noi di PennaRigata mandiamo il primo file editato (di solito 10-15 cartelle del romanzo), avvertiamo l’autore di non spaventarsi e, telefonicamente, gli spieghiamo passaggio per passaggio quali errori ha commesso e come correggerli.

Imita i grandi e sarai grande?

Se conosci i più sordidi, arcani e sconosciuti segreti di scrittura creerai sicuramente un’opera meravigliosa da lasciare ai posteri.

Segreti di scrittura OrwellCiò lo si evince dai milioni di articoli su questo argomento che ho trovato in rete: ognuno convinto che per scrivere un buon romanzo sia sufficiente scimmiottare Orwell, Calvino o magari Paperoga.

Devi scrivere di ciò che sai! Ma davvero? Io pensavo di vergare su pergamena un testo di alchimia babilonese, fortuna che questo fenomeno mi abbia fatto comprendere che è meglio evitare.

Considerazioni ironiche a parte è vero che si deve scrivere di ciò che si conosce, ma non è obbligatorio pianificare un testo in base al proprio sapere. Parte del piacere della scrittura è la ricerca, un tempo si faceva nelle polverose biblioteche.

Ci si confrontava con persone, si chiedeva consiglio e si interagiva: scrivere è anche questo. Se sai già tutto rischi di perderti dentro te stesso e la tua chiusura mentale.

L’ignoranza come leva per scrivere

Non sapere diviene una spinta verso la ricerca di nozioni e informazioni nuove. Calvino, in Lezioni Americane, afferma che per avere “ispirazione” leggeva testi tecnici o scientifici. Quindi apriva la mente e si perdeva nella sua ignoranza.

Già questa è un’avventura, il famigerato – e troppo citato – viaggio dell’eroe, dove tu sei il protagonista che si addentra nel meandri dell’inconsapevolezza. Scrivere un romanzo, sapendo già ogni cosa, passaggio, elemento, lo rende piatto e banale.

La tua crescita come scrittore passa proprio per quello che non sai e ciò che sei disposto a imparare. Andare in libreria, perdersi tra i vari scaffali, parlare con i librai per avere un punto di vista diverso è la vera ricchezza.

lezioni americane

Rendi un tuo punto debole, l’ignoranza, una leva positiva per studiare. Ormai abbiamo anche la rete, milioni di informazioni che attendono solo di essere scovate – ma anche studiate con giudizio critico – per darti nuova ispirazione o spunti per la stesura del tuo racconto.

Segreti di scrittura: porta con te un taccuino 

Certo, perché se ti vengono idee geniali mentre sei in autobus tra l’ascella piccante di un tizio e le urla snervanti di una bimba la prima cosa che ti viene in mente è scrivere! 

Solo il fatto di ipotizzare che durante la follia della vita di tutti i giorni, tu abbia tempo per perderti e ragionare sul tuo romanzo è, secondo me, improbabile. Non dico che sia impossibile, ma un conto è investire in un pensiero fugace, magari ispirato da qualcosa che si vede, o da un dialogo in metropolitana.

Tutt’altro è vivere la propria vita in funzione della scrittura tanto da aver costantemente bisogno di appuntarsi idee memorabili! Ricordiamo sempre una cosa: ormai esistono gli smartphone. Puoi registrare la tua voce in un lampo, segnarti qualche riga sul file per gli appunti.

Lo so che i taccuini tascabili fanno molto Jack Kerouac, ma tu non lo sei! Scrivere è anche sognare, romanticismo e fantasia, ma prima di tutto (e non mi stancherò mai di ripeterlo) è un mestiere.

E quasi tutti gli autori si devono scontrare con la realtà della vita, con i conti e le bollette, obbligandoli quasi sempre a un secondo – a volte terzo – lavoro. Concentrati sul romanzo quando scrivi, al massimo nei momenti “persi” come in metro. Ma non farti fagocitare dalla scrittura.

Se ti piacciono i taccuini Moleskine, e ti sono anche utili, allora comprali e usali ma ricorda sono solo una distrazione – che ci sta – non uno dei segreti di scrittura per diventare un grandissimo romanziere.

Scrivere ciò che si sente

Scrivere ciò che si vuole o ciò che vende? Secondo i vari manuali di scrittura creativa o simili, o anche molti editor ed esperti, si dovrebbe scrivere solo quanto si sente davvero e focalizzarsi solo su quello.

Se da una parte sono d’accordo, dall’altra credo che una convinzione tanto ottusa di quello che è giusto o sbagliato non sia il modo migliore per approcciare alla scrittura. Si dovrebbe, a mio avviso, eliminare l’ego (prima di tutto il tuo), e poi il giudizio (proprio e altrui).

Se scrivessi un diario ti direi, è ovvio, di appuntare solo quello che senti davvero. Ma tu vuoi scrivere un romanzo, e non è uno strumento per te, ma qualcosa che serve per comunicare, mostrare e raccontare.

Della tua vita non gliene frega nulla a nessuno. Non sei speciale, non hai vissuto avventure e accadimenti memorabili da meritare una biografia! Ma questo già lo sai, anche se a volte è duro ammetterlo.

Credo sia più sano affrontare la pagina bianca a mente aperta, con la possibilità di usare le parole per dire qualcosa e suscitare emozioni. Lo strumento che andrai a usare – fantascienza, romanzo di formazione, fantasy, romance … – è, appunto, solo uno strumento, un tramite.

Segreti di scrittura che non esistono

Ripeto: scrivere è prima di tutto un mestiere, almeno se intendi pubblicare. Chi spaccia queste 2-3 banalità per strumenti utili, segreti appunto, non è uno scrittore. Servono impegno, studio e abnegazione.

Se vuoi migliorare sei costretto a scrivere ogni giorno, magari un paio di pagine, un racconto o un pensiero, ma scrivi. Leggere è altrettanto importante, con spirito critico, mente aperta e la voglia di imparare dai grandi autori.

E poi l’editing è essenziale per correggere errori e rendere il romanzo più scorrevole, pulito e coinvolgente. Puoi fregartene dei vari segreti di scrittura elencati fin qui, l’editing è l’unico del quale nessun autore (anche i grandissimi) può fare a meno! 

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