Il costo di un editing varia, di media, tra i 4 e i 12 euro per cartella editoriale. Così, da subito, sai quale sarà l’ordine di grandezza della spesa che, in caso, andrai ad affrontare.
Ora vediamo di capire i singoli parametri di questa equazione che sembrerebbe complessa anche per un matematico o un laureato in astrofisica. In realtà si tratta di sapere, prima di ogni altra cosa, cos’è la cartella editoriale, a riguardo ti consiglio di leggere l’articolo linkato.
In linea di massima è l’unità di misura dell’editoria:
1 cartella editoriale = 1.800 caratteri (spazi inclusi)
Una pagina 30×60, questo serve affinché si abbia un’unica unità di misura che vada bene per ogni latitudine. Anche se sembra un concetto ovvio, molti furbetti, quando parli di “pagine”, inviano testi con dimensione del carattere 8 convinti che così il preventivo sia più leggero. Che fenomeni…
Il costo di un editing: la lunghezza del testo
Il secondo parametro che incide sul costo di un editing è, ovviamente, dato dal numero di cartelle editoriali, o più semplicemente, la lunghezza totale del romanzo.
Diciamo che un testo medio è di circa 250 cartelle editoriali. Significa che è formato da circa 450.000 caratteri (spazi inclusi). Questi sono elementi oggettivi che servono per farsi un’idea sulla mole del lavoro da fare.
Il costo di un editing, sempre in linea di massima, per un romanzo di 250 cartelle varierà tra i:
1.000 e i 3.000 euro
Il range di costo è abbastanza ampio, ma questo dipende da altri fattori che vedremo in seguito. Di solito, per un romanzo scritto da un neofita con una discreta cultura, il costo per un testo di 250 cartelle di rado supera i 1.400-1.600 euro.
In parametri “variabili”
Cosa porta a scegliere il costo unitario per ogni singola cartella? Perché per alcuni il costo a cartella è di 5 euro mentre per altri anche di 12?
Dipende dal lavoro che l’editor deve fare. Ci sono testi che hanno problemi “sulla pagina”, significa che il lavoro maggiore va fatto sulla singola parola correggendo refusi, incertezze, ripetizioni e altri errori che potremmo definire – con un po’ di fantasia – “micro”.
Persino errori di grammatica e ortografia, per quanto possono sembrare strano, sono meno importanti perché, in fondo, più facili da individuare e correggere. Se un romanzo ha solo criticità di questo tipo, di solito il costo unitario per cartella è compreso tra i 4-6 euro.
Poi ci sono manoscritti che, invece, hanno problemi di struttura. In questi casi si interviene per mettere a fuoco la storia, i personaggi e la trama. Si lavora a livello “macro”, smontando, riscrivendo e reinventando determinati elementi per rendere la storia coerente ed equilibrata.
In questo caso, invece, il costo per cartella editata è – sempre di media – di 6-8 euro.
È la somma che fa il totale… o era diverso?
I costi aumentano nel momento in cui un manoscritto somma le due tipologie di difetti.
Ci troviamo di fronte a un romanzo che:
- ha grossi problemi di trama,
- personaggi non ben calibrati come un protagonista poco empatico
- o un antagonista che non genera alcun conflitto,
- dialoghi macchiettistici,
- errori grammaticali e di ortografia,
- refusi a pioggia,
- ripetizioni e utilizzo degli stessi schemi narrativi,
- frasi involute o poco chiare,
- scelta di vocaboli poco precisi o addirittura errati,
- l’autore mette la pancetta nella carbonara (non a caso ci chiamiamo PennaRigata!),
- …vari ed eventuali.
Di fronte a un testo in queste condizioni, il costo unitario sarà – per forza di cose – di 9-12 euro per ogni cartella editoriale.
Quando ci capitano situazioni così, spesso preferiamo non prendere il lavoro. Non lo facciamo perché siamo pigri o schizzinosi verso manoscritti più problematici, ma perché abbiamo deciso di editare romanzi che, a nostro parere, potrebbero avere delle possibilità di pubblicazione.
Per noi è un parametro essenziale: se il testo ha del potenziale, e l’autore è disposto a mettersi in discussione, lo editiamo, anche se rientra nel terzo range di costo (9-12, quindi un testo pieno di problemi). Ci sono romanzi ben scritti, sui quali c’è davvero poco da fare per quanto riguarda l’editing, che sono orribili.
Il costo di un editing è troppo e 1001 mirabolanti metodi di pagamento per autostoppisti
Il costo di un editing è caro.
Ok, questa l’abbiamo sentita tante volte, ma il lavoro che c’è dietro è tanto. Un editor serio – e sottolineo serio -, può avere in carico 2 editing alla volta (di rado 3, per la nostra esperienza). Il tempo per farli è di circa un paio di mesi, mettiamo che si tratti di lavori il cui costo medio è di 6 euro per cartella editoriale.
Vediamo come il nostro professionista arriva a fine mese: 2 editing x 240 cartelle editoriali x 6 euro = 2.880 euro/2 = 1.440 euro su cui deve pagare tasse, Inps, costi vari, commercialista.
Senza contare che, un editor, è una persona che ha studiato anni, ha investito sulla sua formazione per trovarsi, infine, ad avere tanti rischi imprenditoriali a fronte, di media sia chiaro, di uno stipendio normale.
C’è da dire che si ha una discreta gestione del proprio tempo, alcuni testi sono davvero belli da editare e le soddisfazioni possono essere molte (es. quando un romanzo che hai lavorato viene pubblicato da un editore serio).
Prima di lamentarsi per i presunti costi eccessivi di un editing, sarebbe il caso di valutare quanto lavoro c’è dietro. Come in ogni settore ci sono furbetti e persone a modo, cialtroni e professionisti seri. Se ritieni che questi costi siano eccessivi, o semplicemente non vuoi investire certe cifre, semplicemente non “rompere le palle” all’editor di turno lamentandoti.
Abbiamo avuto, in circa 15 anni di lavoro, proposte che sono al limite del ridicolo. Ci è mancato solo che ci abbiano proposto pagamenti con polli e melenzane!
Ti pago con…
Un consulente finanziario ci ha proposto una piccola parte subito e il resto (più del 70%) solo se il suo testo veniva pubblicato da un editore! Noi ci saremmo dovuti accollare il rischio imprenditoriale a fronte di una sua decisione (perché lui avrebbe potuto anche rifiutare eventuali contatti).
Un autore, ancora più pieno di sé, ci ha offerto il pagamento in royalties! E allora perché non in future o stock options sul suo romanzo. Un altro ci ha offerto direttamente 300 euro perché, a suo dire, il romanzo era quasi perfetto così com’era!
Ma il numero uno è un vero genio, un fuoriclasse: avremmo dovuto lavorare gratis poiché il suo romanzo era destinato a una grande casa editrice e noi, come suoi editor, ne avremmo ricevuto una grande pubblicità.
L’editing del romanzo è un processo serio, ma anche stimolante e istruttivo per autore ed editor, per noi il rapporto umano è importante quanto quello professionale.
Se vuoi capire come lavoriamo, inviaci le prime 20 cartelle editoriali + sinossi (tutto in Word), all’indirizzo: info@pennarigata.it, e ti daremo una valutazione di massima su quanto letto.
Se l ‘editing è serio concordo sulla spesa, e chi chiede l’editing del proprio lavoro deve riconoscere il lavoro professionale delle persone impegnate a editare l’ opera proposta. Può succedere a volte che l’ editing lasci a desiderare e che il denaro richiesto sia troppo.
Il difficile è trovare editor bravi, spesso investono la maggior parte del loro tempo nel fare pubblicità, video o idiozie sui social e poi, quando si tratta di lavorare sulla pagina, si dimostrano davvero scarsi…