10 benefici psicologici della scrittura

La scrittura offre una vasta gamma di benefici psicologici (ne indicheremo 10) che neanche una settimana alle terme o un week end full immersion nel sanatorio de ne La Montagna incantata di Mann.
Abbiamo già visto che leggere fa benissimo alla nostra mente, tanto che alcuni studiosi consigliano di farlo anche quando si hanno attacchi d’ansia o crisi di depressione.
Ma scrivere serve a qualcosa dal punto di vista psicologico? 
Sì. Se però si scrive con l’unico scopo di pubblicare un romanzo perché si crede che possa cambiare la vita (leggi: Quanto guadagna uno scrittore) o per il proprio ego, si rischia di non ottenere alcun beneficio terapeutico.
PennaRigata non è un sito per l’autoaiuto né tantomeno un blog di divulgazione psicologica, se però si dimentica l’importanza del conoscere l’animo umano (patologie comprese), si rischia di dare vita a personaggi piatti e poco realistici.
Il Fatal flow, per quanto faccia figo in inglese, non è altro che il principale difetto di un personaggio che, in molti casi, scade nel patologico. Molti cattivi sono privi di empatia, diventando quindi narcisisti patologici, ma quanti conoscono clinicamente l’evolversi di una malattia del genere?

10 benefici psicologici della scrittura

1. Elaborazione e gestione delle emozioni. La scrittura consente agli individui di esplorare e comprendere le proprie emozioni profonde. Il professor James W. Pennebaker, esperto di scrittura terapeutica, ha dimostrato che esprimere per iscritto le proprie esperienze traumatiche, è utile per ridurre lo stress e migliorare la salute fisica e mentale. L’elaborazione di un intero romanzo, se fatta solo per il piacere di esprimersi, è uno strumento di grande impatto per chiunque voglia esternare emozioni (di solito negative) represse.

2. Permette la riduzione dello stress e dell’ansia. Scrivere un romanzo permette all’autore di “allontanarsi” dalla realtà che lo opprime per perdersi di uno spazio dove esplorare liberamente emozioni, paure e pensieri. Si tratta di un meccanismo che riduce lo stress e l’ansia.

3. Sviluppo dell’empatia. Uno degli “strumenti” più potenti per un autore è la capacità di osservazione e di immedesimarsi negli altri per dare vita a personaggi, azioni e dialoghi realistici. Ancora prima c’è una caratteristica essenziale che è l’empatia senza la quale non capiremmo gli stati d’animo degli altri. Scrivere un romanzo obbliga a mettersi nei panni degli altri obbligandoci a comprenderli senza giudicarli.

4. Potenziamento delle capacità cognitive. La scrittura di un romanzo stimola diverse funzioni cognitive, tra cui la memoria, l’attenzione e le capacità di problem-solving. Organizzare trame complesse e sviluppare personaggi richiede un pensiero critico e creativo, contribuendo al mantenimento della salute cognitiva.

Molti dei romanzi che mi arrivano si perdono in accadimenti privi di logica; se infili il protagonista in una situazione complessa e rischiosa devi essere in grado di “salvarlo” senza usare espedienti posticci come il deus ex machina.

Nei romanzi fantasy, per esempio, capita che la magia diventi lo strumento principe quando, invece, la logica e la coerenza dovrebbero essere il filo conduttore del testo.

5. Crescita Personale e Auto-Riflessione. Non basta scrivere, è necessaria una discreta capacità di analisi del testo per affrontare ciò che hai scritto in modo critico. E qui torniamo all’importanza che riveste la lettura se si desidera scrivere. 

Elaborare un testo complesso (come un romanzo), permette di esplorare temi di ogni tipo, anche dolorosi, in un contesto sicuro. Permette anche di riflettere sulle proprie esperienze.

Altri 5 benefici…

6. Miglioramento della Salute Fisica. La scrittura può influire positivamente sul sistema immunitario. Le ricerche di James W. Pennebaker hanno evidenziato che chi racconta per iscritto esperienze traumatiche registra un miglioramento delle funzioni immunitarie, dimostrando come l’espressione emotiva possa favorire la salute fisica.

Questo non significa che possa sopperire alla mancanza di attività fisica! Quando si ha un blocco dello scrittore è utile fare una passeggiata (meglio in zone verdi) o allenarsi.

7. Aumenta o rafforza l’autostima. Conosco molte persone che dicono di aver iniziato il progetto per la scrittura di un romanzo ma che sin sono arrese dopo, di media, una ventina di pagine. Di solito si giustificano dicendo di non avere tempo a disposizione.

Per quanto sia plausibile conosco tanti autori che, pur facendo altri lavori, trovano ogni giorno alcune ore per scrivere. Le tolgono al loro “tempo libero”, quindi vedono meno tv o perdono meno tempo davanti ai social, che provocano anche il brain rot.

8. Catarsi. Il termine “catarsi” deriva dal greco e significa “purificazione” o “pulizia”, riferendosi al processo attraverso cui si rilasciano emozioni intense o represse. Non significa che scrivere un romanzo ti libera da qualsiasi blocco psicologico o emotivo e neanche ti dà la certezza di alleviare tutte le emozioni represse, però è provato che essere una buona valvola di sfogo almeno per iniziare un processo di catarsi più articolato.

9. Sviluppo della Resilienza. Attraverso la scrittura di un romanzo è possibile sviluppare e allenare la propria capacità è la capacità ad affrontare, superare e adattarsi positivamente alle avversità, ai traumi, alle difficoltà o allo stress.

Affrontare temi difficili o traumatici nella scrittura può rafforzare la resilienza emotiva, preparando l’autore a gestire meglio le avversità nella vita reale. La narrazione di storie di superamento può essere una sorta di modello positivo per affrontare sfide personali.

10. Scrivere un romanzo è come spalancare una finestra sulla creatività. Ti porta a esplorare nuove idee, a cercare soluzioni inaspettate e a guardare le cose da prospettive sempre diverse. È un esercizio continuo di pensiero divergente, quello che ti insegna a non fermarti mai alla prima risposta. 

La scrittura è allenamento mentale non resta confinato tra le pagine: ti rende più flessibile, più aperto ai cambiamenti della vita di tutti i giorni. La scrittura di un romanzo stimola la creatività, incoraggiando la capacità di vedere le situazioni da diverse angolazioni. Questo può tradursi in una maggiore flessibilità mentale e apertura al cambiamento.

Conclusioni

I 10 benefici psicologici della scrittura di un romanzo appena visti sono alla portata di chiunque abbia l’amore per la lettura e la voglia di mettersi in gioco.

La scrittura non è solo un atto “artistico”, ma un vero e proprio strumento di benessere psicologico, capace di trasformare il caos interiore in equilibrio. E non è solo un’idea romantica: lo dicono anche la scienza e gli esperti di psicologia.

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