Si scrive “sé stesso” o “se stesso”? È necessario mettere quello stramaledetto accento oppure ne posso fare a meno?
Quando il “se” è una congiunzione, allora l’accento non deve essere messo:
Non capisco se lo hai afferrato.
Invece, quando stiamo scrivendo il pronome personale riflessivo, in quel caso l’accento è d’obbligo.
Lo disse più a sé stesso che alla madre.
Alle medie insegnano che il “se” preceduto da stesso, stessi o anche medesimo, deve essere scritto senza accento. Gli esperti della lingua italiana concordano nel dire che la forma accentata, per il pronome, oltre a essere più elegante – il ché non guasta- è preferibile.
Accademia della Crusca, vari dizionari e studiosi, concordano nell’affermare che debba essere messo. Questo perché è necessario distinguere dal “sé” pronome al “se” congiunzione, come accade per altri casi simili nella nostra lingua (es. “là”, avverbio con “la” articolo).
Sé stesso o se stesso, a scuola insegnavano che…
Non essendo uno studioso della lingua italiana preferisco citare accademici importanti per quanto riguarda le regole grammaticali più dibattute.
A scuola insegnano, come detto, che il “se” non va accentato con:
- stesso,
- stessi
- e medesimo.
Questo perché, accanto a tali parole, la particella “se” è chiaramente un pronome personale, quindi non c’è pericolo di confonderla con la congiunzione.
Trovo interessante come gli studiosi della lingua italiana siano contrari a questa “eccezione”, in modo particolare cito il Professor Luca Serianni (Grammatica italiana – Italiano comune e lingua letteraria):
Senza reale utilità la regola di non accentare sé quando sia seguito da stesso o medesimo, giacché in questo caso non potrebbe confondersi con la congiunzione: è preferibile non introdurre inutili eccezioni e scrivere sé stesso, sé medesimo.
Come dire, perché crearsi problemi togliendo o mettendo un accento? Teniamolo sempre quando quella parola ha uno specifico significato (in questo caso è un pronome personale riflessivo).
Quanto ci piace crearci problemi
La grammatica è fatta di regole che servono anche a non confondersi. Vengono create (come in questo caso erroneamente) delle regole ad hoc (eccezioni) che, nell’economia di un testo, non servono davvero a nulla.
L’accento sul pronome personale riflessivo “sé” è un’indicatore preciso, una semplice chiarificazione che aiuta il lettore a capire subito cosa vuole significare quella parola (e frase di conseguenza).
Sé stesso o se stesso nei romanzi
Se hai scritto un romanzo e lo vuoi proporre alle case editrici o alle agenzie letterarie, quale forma ti conviene utilizzare?
Abbiamo visto che la forma più elegante, e oltretutto esatta secondo gli accademici, è con l’accento in caso di pronome personale riflessivo. Quindi mettilo!
L’unica eccezione: controlla i testi degli editori a cui vuoi inviare il tuo testo per capire come scrivono questi benedetti “se”. Se (congiunzione) non lo scrivono mai accentato, anche quando invece sarebbe necessario, puoi decidere di non inviarglielo oppure di seguire le loro norme redazionali, in questo caso errate.
Per concludere: l’accento sul “sé” quando è pronome personale riflesso DEVE essere messo.
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