Proofreading: l’arte di trovare errori

Il proofreading rappresenta uno degli ultimi, ma più cruciali, passaggi per garantire che un testo sia pronto per essere pubblicato.

Ecco una checklist per capire cos’è:

  • Trova errori che pensavi fossero invisibili.
  • Errori nei numeri: date, cifre e quantità devono essere esatte (per esempio, “1000 euro” non è lo stesso di “10.000 euro”).
  • I proofreader controllano anche l’uso corretto di parole e frasi straniere inserite nel testo.
  • Sistema la coerenza del testo.(es:  hai usato “Email” in una pagina e “e-mail” nella successiva).
  • Rende il testo leggibile e con variazioni di ritmo in base alla tipologia di scena che stai mostrando. 
  • Correzione dei refusi (errori di battitura, ortografia e grammatica).
  • Rende il testo più adatto per il genere (es: l’uso dello Show don’t tell).
  • Assicura che ci sia uniformità della formattazione, punteggiatura e nello stile .
  • Controllo dei dettagli: verifica di numeri, nomi propri e citazioni.

Questa fase non solo elimina refusi e piccoli errori, ma assicura coerenza, precisione e professionalità in ogni riga. Che tu stia scrivendo un romanzo, un saggio accademico o un contenuto web, una buona correzione di bozze può fare la differenza tra un testo “buono” e uno impeccabile.

Cosa si Intende per proofreading?

Il proofreading è molto diverso dall’editing del romanzo, che si concentra su struttura, stile e contenuto, poiché il riguarda principalmente:

  1. Correzione dei refusi: errori di battitura, ortografia e grammatica.
  2. Uniformità: assicurarsi che formattazione, punteggiatura e stile siano coerenti.
  3. Controllo dei dettagli: verifica di numeri, nomi propri e citazioni.

Pensalo come un filtro finale che garantisce che ogni dettaglio sia curato al massimo. In un manoscritto, anche il miglior editor può lasciare indietro piccole imperfezioni, ed è qui che il correttore di bozze entra in scena.

Immagina di leggere un libro con errori di battitura o di grammatica. Ogni refuso ti distrae dalla storia e mina la credibilità dell’autore. Un testo con errori non viene percepito come professionale, indipendentemente dalla qualità del contenuto. Anche perché è più facile notare errori come una “h” in meno che altri più pertinenti all’editing.

Quali gli strumenti che puoi usare anche tu?

Anche se molti proofreader lavorano con una combinazione di esperienza e istinto, esistono strumenti e metodologie che rendono il processo più efficiente:

  1. Software di scrittura come Grammarly o Antidote possono aiutare a identificare gli errori basilari.
  2. Crea una lista di controllo che comprenda:
    • Uniformità dei caratteri e dei margini.
    • Correttezza dei numeri di pagina.
    • Coerenza nell’uso di virgolette, trattini e altri segni di punteggiatura.
  3. Lettura ad alta voce per individuare frasi che “suonano male” o che possono risultare ambigue.

Spesso i termini correzione di bozze ed editing vengono confusi, ma in realtà hanno obiettivi ben distinti. L’editing interviene su:

  • Struttura della narrazione.
  • Personaggi con il loro viaggio dell’eroe e fatal flow.
  • Dialoghi, affinché siano coerenti con la personalità di chi parla,
  • Sul world building.
  • Sullo svolgersi della trama e delle sotto trame.

Il proofreading, invece, si concentra sulla superficie del testo, assicurandosi che ciò che è già stato scritto sia impeccabile dal punto di vista formale.

L’editor e il correttore di bozze sono quindi figure professionali distinte che hanno in comune due elementi essenziali:

  1. Non riscrivo, ma rifiniscono.
  2. Lavorano in team con l’autore.

Meglio lavorare con un editor o con un proofreader?

Chi si affaccia al mondo editoriale tende a confondere queste due figure professionali. Entrambi lavorano sui romanzi per portarli a un livello superiore anche se il correttore di bozze evita qualche figuraccia banale, l’editor rende il romanzo (almeno in teoria) migliore.

Tra I.A. e strumenti come lo stesso word di Windows si riesce a diminuire di molto i refusi e a evitare problemi di coerenza come la punteggiatura per i dialoghi.

L’editing è qualcosa di più articolato (e costoso) in cui si risolvono nodi narrativi che l’autore, come ChatGPT e simili, sono capaci di vedere. Se i personaggi parlano tutti allo stesso modo, per esempio, è l’editor che interviene, non di certo il correttore di bozze. 

Per questo il proofreading ha dei costi più bassi, a nostro avviso mai superiore a 1 Euro per cartella editoriale mentre l’editing può arrivare anche a 10 euro (di solito intorno ai 6-7).

Editare un romanzo è un lavoro molto complesso e se fatto bene ti evita quasi sempre di spendere per una correzione di bozze, oltre a mettere in ordine il testo da un punto di vista più “ampio”. 

Conclusioni sul proofreading

Il proofreading, o correzione di bozze, è l’ultimo passaggio del processo editoriale prima che un testo venga considerato definitivo.

Mentre l’editing si concentra su aspetti come lo stile e la struttura narrativa, il proofreading è la fase finale che elimina errori grammaticali, refusi e incongruenze minori. La correzione di bozze non è solo una questione di trovare errori; è anche un modo per garantire che il testo sia:

  • coerente,
  • professionale e
  • adatto al pubblico a cui è destinato.

Il proofreading non è un lusso, ma una necessità per chiunque voglia pubblicare testi di qualità. Non importa quanto sei attento nella scrittura: un occhio esterno professionale è sempre in grado di trovare e correggere errori che ti sono sfuggiti.

Per esperienza la maggior parte delle persone pensano che il loro romanzo abbia bisogno solo di una ripulita (es. correzione di bozze), purtroppo non è quasi mai così. L’occhio di un editor, per quanto più costoso, offre dei benefici superiori soprattutto per aumentare le chance di vedere pubblicato il proprio romanzo.

Ormai le case editrici (o le agenzie letterarie), richiedono testi “puliti” soprattutto a un livello più profondo che è ottenibile, in linea di massima, solo con l’editing.

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