Leggere per scrivere meglio è uno dei più validi investimenti che tu possa fare se vuoi diventare uno scrittore. La maggior parte degli autori sprecano migliaia di euro per un corso di scrittura creativa (online), manuali di scrittura creativa e altre robe simili perché credono che qualcuno possa offrire loro la formula magica per produrre best seller in serie.
Nessuno ti dice la verità che per diventare scrittori bastano 2 elementi:
- leggere tanti libri di generi differenti,
- farsi fare l’editing del romanzo da un professionista serio e un po’ bastardo.
Leggere per scrivere meglio è un dogma, non un consiglio amichevole.
Se vuoi scrivere meglio puoi iniziare leggendo di più, molto di più. Per molti potrebbe sembrare un concetto banale, ma la maggior parte dei sedicenti autori legge davvero poco. A dimostrazione il fatto che il settore editoriale italiano sia in forte crisi.
Eppure sui social si trovano migliaia e migliaia di persone che dicono di aver scritto un romanzo, o che lo hanno pubblicato. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di editoria a pagamento, quindi non è editoria!
Una delle frasi più spesse dette dagli esordienti è: “Non leggo romanzi, perché mi influenzerebbero in negativo” o varianti simili…
Questa è una stupidaggine colossale, chi la dice non scrive mai per piacere, invece lo fa per il suo ego ipertrofico e sgualcito per fregiarsi del titolo di scrittore (che poi non ha alcun valore).
Leggere per scrivere meglio
Leggere è la base per diventare degli scrittori, oltre allo spirito di sacrifico, passione e talento (questo o ce l’hai o sei fregato!). Credo che la malsana idea di tali “autori” derivi più che altro dall’incapacità di leggere nel modo giusto.
Perché prima di scrivere si dovrebbe imparare a leggere, ovviamente quasi tutti sanno “leggere”, ma farlo con spirito critico, da professionista è tutt’altra cosa. Posso giudicare un romanzo avvincente, ma scritto male. Oppure scritto benissimo ma che trasmette sensazioni come una patata lessa.
Distinguere tra gusti personali, errori e mancanze oggettive nel testo è il vero passo in avanti che trasforma in modo potente la semplice lettura in corsi di scrittura veri e propri.
In cosa ti può aiutare la lettura?
Come detto se sai leggere con attenzione puoi ricevere molti benefici e una crescita letteraria importante. Nello specifico ci sono alcuni elementi che si possono imparare o migliorare:
Dialoghi, nel 99% dei testi che ci arrivano (se sei interessato al servizio di lettura gratuito clicka qui), i dialoghi sono davvero pessimi. Leggere romanzi ti permetterà di capire, con il tempo, i meccanismi, trucchi e segreti che si utilizzano per crearne di validi.
- Creare una buona storia, attraverso il lavoro di grandi scrittori è possibile capire i meccanismi che rendono un racconto interessante, coerente e avvincente.
- Leggere aiuta a superare il blocco dello scrittore.
- La forza del primo capitolo. Capirai perché è così importante e quali sono gli elementi
essenziali per catturare l’attenzione del lettore (o dell’editor della casa editrice), in poche righe.
- Come rendere un romanzo avvincente imparando i ferri del mestiere come la suspense o il cliffhanger.
- Leggere tanto permette di ampliare il proprio vocabolario e di imparare nuovi modi per strutturare le frasi evitando di usare sempre gli stessi schemi narrativi.
Questi sono i principali benefici che si hanno leggendo molto. Si può anche prendere spunto da un racconto, basta elaborare l’idea e inserirla in modo coerente nel proprio testo.
Porsi domande, non avere preconcetti
Quando leggiamo tendiamo a perderci nel romanzo, e va bene se è solo svago o piacere. Ma se si desidera diventare scrittori è opportuno modificare l’approccio ai libri e valutarli con maggiore criticismo. Ricordi quando al liceo facevi l’analisi del testo? In quel caso il professore tendeva a indirizzare troppo verso risposte preconfezionate, magari giuste in generale, ma non tue.
Adesso sei libero di giudicare, di trarre le tue conclusioni senza che queste siano “giuste o sbagliate”. Prima di servono gli strumenti per capire cosa guardare, in che modo e perché una frase ti suscita emozioni mentre un capitolo non ti convince.
Per arrivare a questo, però, non c’è un corso o un libro che ti fornisce ogni singolo elemento, devi leggere. Sembra un qualcosa che non ha logica, leggere per scrivere meglio è il quesito di partenza di questo articolo, e ne è anche la soluzione?
Imparare la scrittura, da quanto ho visto in tanti anni in questo ambiente, non è un’esperienza uguale per tutti, lineare e banale. E da qualche punto devi iniziare: la lettura appunto.
Studia, piccoli passi
Se vuoi diventare uno scrittore devi leggere. Non ci sono se o ma, è così, accettalo. Se leggi impari e migliori, ma senza gli strumenti adatti rischi di fraintendere e farti alcune idee non certo validissime.
La prima cosa che ti consiglio di fare è di comprare un libro di scrittura creativa, o ancora meglio sulla costruzione delle storie, ti consiglio tra i vari Story (Robert McKee, Omero edizioni). Non è la Bibbia, non è fatto di verità assolute ma mostra come dovrebbe essere costruita una storia coerente, che segua i canoni classici.

Non sto dicendo che tu debba seguire pedissequamente il testo, ma è una linea guida utile per non “esagerare”, ricorda che stai imparando. Anche Caravaggio, all’inizio della sua carriera, faceva esercizi per imparare a dipingere: sei un artista migliore di lui, da subito?
Per esempio, sai quali sono gli elementi principali in un racconto?
- Struttura della storia.
- Ambientazione.
- Genere.
- Personaggi.
- Significato.
Sono leggi inviolabili, dogmi uguali per ogni singolo scrittore/autore sulla faccia della Terra? Ovviamente no. Sono linee guida che si intrecciano all’interno di una storia che, però, dovrebbero essere presenti per renderla solida e coerente.
Cos’è l’incidente scatenante? O il principio dell’antagonismo? Per molti sono solo parole che servono a riempirsi la bocca e sembrare preparati, per altri sono le basi dello scrivere che sono ormai radicate dentro, pronte a venir fuori nel momento giusto.
Scrivere bene, dopo aver imparato le basi della stesura di una storia, è come andare in bicicletta o guidare l’automobile: inizialmente si deve pensare a ogni azione, si è meccanici e impacciati. A un certo punto accade una sorta di miracolo e non si deve più pensare a nulla (se non la camion che ti sfreccia accanto a tutta velocità!).
Leggere per scrivere è essenziale, non essere presuntuoso
Questo non è un articolo tecnico sugli elementi cardine per strutturare, a livello teorico, una buona storia (o un buon romanzo), ma solo alcuni consigli per chi vorrebbe iniziare a scrivere professionalmente.
Ci si dovrebbe evolvere e passare da una struttura narrativa casuale, confusa e poco credibile a una pulita, solida dove proporre intrecci complessi ma ben strutturati. Creati un piccolo bagaglio di conoscenza “tecnica”, nulla di così importante ma sufficiente – te ne renderai conto da solo – a mostrarti segreti e trucchi che non avevi immaginato.
Scrivere è mestiere e tecnica, senza non si può sperare di diventare autori di successo. Ciò non esclude fattori più personali come talento e passione che sono, invece, sinergici. Se hai fantasia, ma non sai come canalizzarla scriverai storie ricche di contenuti ma che non si comprendono appieno.
Leggere con occhio critico, grazie alle competenze acquisite studiando, dei romanzi anche importanti, ti aiuterà a sedimentare tali conoscenze mettendole a sistema con le tue doti personali.
E se ti dovesse accadere di venir influenzato dai grandi scrittori, sia nello scrivere che nel modo di costruire la storia, sappi che io ti invidierò! Ma non accade mai, non funziona così. Non si diventa McCarthy leggendo i suoi capolavori…
Leggere per scrivere, senza dimenticare l’editing
Uno dei migliori corsi di scrittura è quello che non è un corso: farsi fare l’editing del romanzo da un professionista capace e che vuole aiutarti a crescere. Molti pensano, o almeno vedono l’editing, come una costosa correzione bozze.
Errore! Molti editor lavorano così, mettono in evidenza gli errori più marcati, migliorano qualche giro di frase poco chiaro e si fanno pagare cifre eccessive per il compito che potrebbe svolgere una maestra elementare (per le quali nutro profonda ammirazione).
Un editing vero lavora non solo sulla qualità della prosa, ma anche e soprattutto sulla struttura della storia e i personaggi. Sono i due elementi cardine contestualizzati, però, nel genere del romanzo.
Un editor esperto di Fantascienza metterà in luce delle criticità, perché ogni genere segue dei canoni ben precisi che aiutano il lettore a non sentirsi spaesato e a ritrovare ciò che gli piace. Se in un Fantasy levi i combattimenti con la spada (o la magia), che Fantasy è?!
Si può innovare, non c’è nulla di sbagliato, ma tornando all’esempio della Fantascienza, se elimini gli elementi tecnologici futuristici, come farai a definire il genere del romanzo?
Allora non starai scrivendo di Fantascienza, ma altro! Comprendi da solo che la confusione, per il lettore, ma volendo anche per una Casa Editrice o Agenzia Letteraria renderà la valutazione del manoscritto difficile.
Basta leggere per imparare a scrivere?
Sicuramente leggere tanto migliora la capacità di scrivere, è una forma di “allenamento” che di sicuro accresce le capacità di un autore, però non è sufficiente.
Cosa si deve fare per migliorare?
- Come detto leggere tanto.
- Scrivere di tutto, non solo un genere specifico. Cimentarsi nel romance, se sei un autore di thriller, è una sfida che arricchisce.
- Farsi leggere e valutare da persone esperte di settore (la mamma e il gatto non contano, anche se sono grandi lettori).
- Per nostra esperienza, ciò che maggiormente porta a una crescita, è la somma dei punti appena visti con l’aggiunta dell’editing. Avere una persona esperta che valuta il testo con occhio critico e professionale, aiuta moltissimo. Un editor esperto individua punti di forza e di debolezza reali del tuo testo.
Leggere con occhio da scrittore: dal modello al mestiere
Un passo ulteriore nel concetto “leggere per scrivere” è l’idea che la lettura consapevole — o «reading like a writer» — funzioni come una palestra di scrittura. Francine Prose, nel suo celebre Reading Like a Writer, Il Codice da Vinci sostiene che non basta scorrere una storia:
- bisogna smontarla,
- riconsiderarne ogni frase,
- capire perché un autore ha scelto un aggettivo piuttosto che un verbo,
- come si costruisce una transizione,
- dove entra il ritmo
- e come gli spazi tra le parole “respirano”.
Questo approccio è spesso citato nei corsi di scrittura in lingua inglese: come afferma MasterClass, gli aspiranti autori che “leggono con intenzione” sviluppano “strategies, word choice strategies, and syntax control” applicabili al proprio stile.
Quando un lettore diventa lettore-autore critico, comincia a usare i libri come testi guida/mentor texts: leggere opere del genere che vuoi scrivere ti fornisce modelli impliciti sui confini accettabili della forma, sul linguaggio, sui tropi e sulle aspettative del lettore.
Da fruitore passivo a lettore attivo
In tale dinamica, la lettura diventa un dialogo attivo, tu domandi:
- perché questo personaggio funziona?,
- cosa rende credibile questo scambio di battute?,
- “perché questa scena ha tensione?.
Un altro vantaggio – sottolineato spesso sul web americano – è che la lettura incessante espande la finestra delle possibilità linguistiche leggendo autori di stili diversi, storie con voci molto distanti, formati insoliti, accumuli di parole, sintassi alternative, così impari a riconoscere alternative che non erano presenti nel tuo campo visivo letterario.
Inoltre, se ti alleni a rileggere un testo “fallito” o meno convincente, e cerchi cosa non funziona (dialoghi che suonano finti, descrizioni troppo piatte, scene ridondanti) impari anche cosa evitare nel tuo scritto.
Paul Graham nel suo saggio The Need to Read, sottolinea che leggere non è solo nutrimento passivo: è anche una forma di pensiero. Scrivere genera idee, ma leggere sviluppa la mente che poi scriverà:
Writing is not just a way to convey ideas, but also a way to have them.
Non si tratta di “leggere tanto” in senso quantitativo fine a sé stesso, ma di leggere con resa attiva, con occhio da “artigiano della scrittura”. Solo così leggi non per fuggire, ma per forgiare, e quel forgiare, nel tempo, si sentirà nel respiro di ogni parola che scriverai.