Premio DeA Planeta: 150.000 ragioni per partecipare

Mi sembra inutile girarci intorno: il Premio DeA Planeta, al punto 6. del bando, indica un Premio di 150.000 euri (il plurale è voluto).

Siamo di fronte a una cifra iperbolica per un premio aperto a tutti, esordienti e non. Altri danno la possibilità di vincere qualche migliaio di euro, che male non fanno. Quello di Neri Pozza 25.000, ed è considerato uno dei più ricchi.

La strategia della DeA Planeta è chiara: far diventare il suo premio uno dei più (se non il più) importante d’Italia. Se dovessi scegliere, visto il lauto anticipo (poi spiegherò perché lo chiamo così), e il Premio Strega – entrambi irraggiungibili – forse preferirei quello della DeA Planeta!

Più che pochi, maledetti e subito direi: tanti, benedetti e abbastanza subito. L’immagine che conferisce il Premio Strega è, a mio avviso, un po’ offuscata a causa delle troppe polemiche che lo attorniano ogni anno sula scelta della dozzina e cinquina. I giochi di potere tra le CE sono noti anche ai meno esperti.

Certo mettere quella bandella gialla…

Premio DeA Planeta: le criticità

La scelta è forte, un premio così cospicuo potrebbe mandare all’aria anni di considerazioni sul fatto che con la scrittura non si campa, 150.000 euro sono, per un singolo libro, una somma fuori mercato. A livello dei grandissimi italiani, parlo dei primi 3. 

Alcuni hanno storto il naso, altri sono rimasti stupefatti e anche spaventati dall’aggressione della DeA Planeta nel mondo dei premi editoriali che ha annichilito tutti gli altri.

Se sia una scelta aziendale buona non saprei dirlo, di sicuro è molto coraggiosa che denota la volontà della CE di prendere una bella fetta di mercato. La funzione del premio è quindi duplice:

  1. Farsi una grande pubblicità, e devo dire che ci sta riuscendo.
  2. Accaparrarsi migliaia e migliaia di romanzi inediti (questo è il punto critico).

Gli altri premi letterari sono molto specifici, riguardano determinati generi romanzeschi e non, creando da subito delle chiare barriere all’entrata. Quindi anche i giudici saranno esperti di quello specifico settore.

Nel Premio DeA Planeta non accade. Vengono giudicati alla stessa stregua un fantasy di 700 pagine e un romanzo di formazione di 150. Con questo non voglio dire che non giudicheranno bene, solo che hanno alzato l’asticella della difficoltà a vette mai raggiunte.

Per cui il valore del premio in denaro sembra sempre coerente: stanno cercando un potenziale Best Seller, non un romanzetto da 30.000 copie (che sono un’enormità!). 

Credo che leggere, valutare e scegliere tra una mole incredibile di manoscritti sia il vero ostacolo del Premio Dea Planeta, se riusciranno a farlo in maniera organizzata e valida allora avranno davvero creato un concorso di altissimo livello.

L’anticipo

Chi dovesse vincere non avrebbe un semplice guadagno di 150.000 euro, ma un anticipo sulle future vendite del romanzo. Quando si firma con una CE (delle grandi), in linea di principio viene concordato un anticipo che può variare  – poche migliaia, fino a decine di migliaia di euro per gli autori famosi. 

Serve sia per far guadagnare finalmente qualcosa all’autore che ha scritto il romanzo (quelli bravi si sono fatti fare anche un editing professionale), altrimenti dovrebbe aspettare la rendicontazione per avere il pagamento delle royalties. Risultato: vedrebbe i primi soldi almeno dopo 2 anni dall’inizio della stesura.

Ma non solo. Chi ottiene l’anticipo non si rende conto che ha un significato molto importante: maggiore è la somma, maggiore il rischio che l’editore si accolla, quindi se è alto significa che crede nel romanzo e investirà per pubblicizzarlo.

L’anticipo del Premio DeA Planeta ha quindi un valore incredibile, non solo economico, ma anche aziendale. L’editore spingerà per quel romanzo, investendo in comunicazione e pubblicità.

L’autore per le prime 100.000 copie riceverà i famosi 150.000 euro come anticipo (una royalty di 1,5 euro a copia venduta), quindi l’editore per avere un pareggio economico – con il vincitore – sarà costretto a vendere tantissimo! Non è solo il guadagno, ma l’opportunità che verrà data al vincitore di essere valorizzato.

Un premio “internazionale”

La DeA Planeta è una casa editrice che ha al suo interno ben 13 marchi in tutta Europa. Il vincitore vedrà il suo romanzo non solo venduto in Italia, ma anche tradotto in:

  • Spagnolo.
  • Francese.
  • Inglese.

E visti gli ingenti investimenti di cui sopra, le possibilità che il manoscritto possa davvero diventare un caso internazionale sono moltissime. Siamo di fronte a una vetrina che affaccia sul Mondo. Mi sembra tutto molto interessante.

Come partecipare al concorso Dea Planeta

Per prima cosa ti consiglio di leggere il Bando, per evitare sorprese. Anche se siamo di fronte a un concorso serissimo, ha pur sempre un regolamento che potrebbe non andarti bene, o rischiare di essere eliminati per una banale disattenzione.

Ad esempio indicano che per tutto il periodo di valutazione degli inediti l’opera non potrà essere ritirata: Punto 4. La presentazione dell’opera di per sé sola garantisce l’impegno da parte del suo autore a non ritirarla dal concorso.

La partecipazione, fino all’annuncio del vincitore del 15 aprile 2019, bloccherà la possibilità di proporla ad altri editori. 

Una volta letto il bando, ci si deve registrare compilando il solito modulo standard per poi caricare il manoscritto. Ti consiglio di seguire ogni passaggio con la massima cura e precisione. Anche se le possibilità di vincere sono poche, si potrebbe sempre entrare nella cinquina finale.

Un risultato che non porta alcun riscontro economico o contrattuale, ma un romanzo che in concorso tanto ambito è in grado di entrare nei primi cinque e concorrere per la vittoria, troverà di certo un buon editore pronto a investire su di esso. 

Quando scade?

Il bando scade a Febbraio 2019, quindi hai tempo per far editare il tuo romanzo e partecipare.

 

 

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