La lunghezza ideale di un romanzo dipende da numerosi fattori, primo fra tutti il genere letterario. In generale è accettato che un romanzo debba contenere almeno 120 cartelle editoriali per poter essere considerato tale, ma il range può andare da poche centinaia a oltre mille.
Il genere che più spesso richiede romanzi di grandi dimensioni è senza dubbio l’epica-fantasy, in cui le descrizioni minuziose di mondi immaginari e l’approfondimento dei personaggi occupano intere pagine. In questo caso, parliamo di romanzi che superano le 500 cartelle, con una media di 800-1000. Altri generi che prevedono la stesura di romanzi di grandi dimensioni sono l’horror e il giallo/thriller.
Al contrario, i romanzi contemporanei tendono ad essere meno impegnativi in termini di lunghezza: si va dalle 200 alle 400 pagine, con pochi casi di eccezione che sfiorano le 500.
La lunghezza di un romanzo
Quanto deve essere lungo un romanzo? A seconda del genere, le case editrici hanno degli standard editoriali in base a vari fattori, tra cui il genere.
- Generi letterari come fantascienza e fantasy tendono ad avere romanzi più lunghi, in media tra le 400 e le 600 pagine.
- I romanzi di narrativa contemporanea o storica solitamente hanno una lunghezza media di circa 250-400 pagine.
- I romanzi gialli o thriller sono spesso più brevi, con una media di 300-350 pagine.
- I romanzi rosa o sentimentali tendono ad avere una lunghezza media di circa 200-300 pagine.
Sono solo linee guida, non regole. Editori e agenzie letterarie tendono a dare più peso a manoscritti che, però, rientrano in questi standard. Si tratta ormai di una standardizzazione di prodotto che, a nostro avviso, mortifica chi scrive e chi legge.
In realtà, una determinata lunghezza, è spesso necessaria in testi in cui serve tempo per mostrare ambientazioni particolari o nuovi mondi (es, fantasy). Ma anche in testi in cui serve entrare “nella mente del personaggio” per dargli forma e farne capire al lettore elementi come:
- il carattere.
- il fatal flaw,
- le paure,
- il passato,
- il conflitto,
- la psicologia.
Dieci romanzi famosi
Ecco una lista di dieci romanzi famosi, con le rispettive lunghezze, il genere letterario e la casa editrice:
- “Guerra e pace” di Lev Tolstoj (1225 pagine) – Storia
- “Il signore degli anelli” di J.R.R. Tolkien (1200 pagine) – Epica-fantasy
- “L’estate fredda” di Gianrico Carofiglio (432 pagine) – Giallo/Thriller
- “Cinquanta sfumature di grigio” di E.L. James (528 pagine) – Erotico
- “La casa degli spiriti” di Isabel Allende (500 pagine) – Storia
- “La torre nera – La chiamata dei tre” di Stephen King (450 pagine) – Horror/Fantasy
- “Le regole del delitto perfetto” di Peter Swanson (390 pagine) – Giallo/Thriller
- “Siddharta” di Hermann Hesse (144 pagine) – Narrativa
- “Angeli e demoni” di Dan Brown (538 pagine) – Giallo/Thriller
- “L’amore ai tempi del colera” di Gabriel Garcia Marquez (371 pagine) – Romantico
Come si può vedere, la lunghezza dei testi cambia a seconda del genere e della narrazione. In ogni caso, il romanzo deve avere una trama ben strutturata e un ritmo coinvolgente per conquistare il lettore, indipendentemente dalla sua lunghezza.
buon pomeriggio, circa 1 anno e mezzo fa ho pubblicato un romanzo con una piccola casa editrice NOAP, il mio libro ha partecipato a diverse fiere letterarie importanti, pagando una quota di iscrizione. Per questo anno non ho più intenzione di partecipare, anche per il fatto che non ho ricevuto alcun rendiconto. Avevo pagato pure l’editing e ho preso contatto con altra casa ed. dove non si paga editing. e neppure quote di partecipazione per le fiere. Come comportarmi con la casa che mi ha pubblicato? Oltre a chiedere il rendiconto che presumo nullo posso richiedere indietro la totale proprietà del romanzo? Grazie e cordiali saluti da S. Pasqui
Buongiorno, non siamo dei legali, quindi le nostre sono considerazioni da “conoscitori di settore” nulla di più. Per nostra esperienza, la maggior parte dei contratti proposti dalle CE sono al limite della legalità. Sono spesso pieni di buchi, errori legali e clausole vessatore. Nel suo caso ci sarebbe da capire che tipo di contratto è, e soprattutto se ha degli articoli che lo renderebbero “nullo” o in caso “annullabile”. Se ha un conoscente avvocato, che può inviare una lettera all’editore, senza costarle nulla, è di sicuro il primo passo da fare (ovviamente dopo aver trovato i limiti del suddetto contratto). Perché se è tutto regolare, lei può fare ben poco e doversi arrendere alla situazione. Il non invio della rendicontazione potrebbe essere sufficiente, ma nel momento in cui dovessero inviarlo, qualsiasi pretesa verrebbe meno. Come prima cosa invierei una email in cui indica le sue remore sul rapporto contrattuale in essere e, per evitare di scadere in azioni di altro genere, richiedere la rescissione del contratto in modo che abbia di nuovo i diritti sul romanzo. Le dico che, nella maggior parte dei casi, gli editori non accettano romanzi già pubblicati con altri.