Come scrivere un libro con ChatGPT

Una delle query più ricercate sui motori di ricerca è proprio “come scrivere un libro con ChatGPT”. Questo perché l’IA (intelligenza artificiale), si sta dimostrando sempre più utile per eseguire una serie di compiti che potremmo definire meccanici.

L’intelligenza generativa è uno strumento, come Word

L’IA aiuta a mettere ordine, a generare piste di lavoro, a smascherare ripetizioni e durezze sintattiche. L’idea, la voce e le scelte narrative restano umane. Il percorso efficace parte da una progettazione chiara, prosegue con un uso mirato dei prompt per outline, scene e variazioni di registro, e si chiude con una revisione severa che riallinea tutto alla poetica personale. L’obiettivo non è farsi scrivere il libro, ma ottenere un laboratorio rapido per testare soluzioni e rifinire pagine che portano la firma dell’autore.

Preparazione e pianificazione:

  • Definisci genere, arco della trama, conflitto centrale, pubblico di riferimento, obiettivo narrativo.
  • Stabilisci paletti operativi utili a ChatGPT: punti chiave da toccare, tono, voce narrante, limiti di stile, parole bandite.
  • Prepara materiali guida: logline, sinossi breve, schede personaggio, mappa dei capitoli con funzione narrativa.

Uso mirato di ChatGPT:

  • Genera un’outline dettagliata partendo dai tuoi materiali. Chiedi varianti di struttura, ordina gli snodi, verifica coerenza di causa ed effetto.
  • Fai scrivere bozze di singole scene o passaggi tecnici su istruzioni precise. Non delegare l’invenzione: usa l’output per confrontare ritmo, lessico, punti di vista.
  • Sfrutta l’IA per brainstorming controllati: liste di ostacoli per il protagonista, oggetti simbolici, setting funzionali alle scene.
  • Mantieni il controllo della voce: riscrivi, innesta parti tue, taglia il superfluo. L’IA fornisce materiale di lavoro, non pagine finite.

Revisione e finalizzazione:

  • Rileggi con griglia critica: coerenza interna, tenuta dei personaggi, logica degli snodi, pulizia sintattica.
  • Chiedi a ChatGPT check puntuali su grammatica, concordanze, ripetizioni, frasi lunghe. Accetta i suggerimenti utili, scarta ciò che indebolisce la voce.
  • Personalizza in profondità: sostituisci cliché, alza la qualità dei dialoghi, verifica sottotesto e ritmo. La responsabilità dell’opera è tua dall’inizio alla fine.

Due consigli pratici:

  1. Sii un partner attivo: prompt specifici, esempi, vincoli chiari. Più precisione, migliori risultati.
  2. Ricorda chi firma: ChatGPT è uno strumento di supporto. L’originalità nasce dalle scelte d’autore, non dall’output grezzo.

Perché “come scrivere un libro con ChatGPT” è una delle ricerche più frequenti

L’espressione “come scrivere un libro con ChatGPT” è diventata negli ultimi mesi una delle più digitate online perché riflette il bisogno di capire se l’intelligenza artificiale possa davvero sostituire l’autore nella scrittura di un romanzo.

Molti aspiranti scrittori vedono in ChatGPT una scorciatoia per superare:

  • blocchi creativi,
  • accorciare i tempi di stesura
  • e ottenere un testo già strutturato.

Il punto critico è che un romanzo non è un semplice insieme di frasi corrette ma un’opera complessa, fatta di voce, originalità e coerenza narrativa. La domanda “come scrivere un libro con ChatGPT” non riguarda soltanto la curiosità tecnologica, ma tocca questioni etiche, giuridiche e creative: è lecito firmare come propri testi prodotti da un sistema che rielabora opere altrui? È davvero scrittura, o si tratta soltanto di un collage di frasi senza anima?

Meccanica o creatività?

Scrivere romanzi è meccanico? Ci si potrebbe aspettare una risposta negativa, purtroppo non è così, almeno per me, visto che alcuni romanzi sono una sorta di copia/incolla delle storie con l’unica variazione del setting e del nome dei personaggi.

Tipici sono i romance che, specialmente nell’ultimo periodo, sembrano essere diventati la vena d’oro dell’editoria. Così molti autori (noti e non), usano l’IA per completare o scrivere ex novo i loro libri.

Prima di entrare nell’effettiva utilità di ChatGPT e simili vorrei dire che il problema del loro utilizzo in editoria è causato:

  • dalle case editrici i cui valutatori sono spesso neolaureati stagisti (o anche solo incompetenti),
  • dagli autori che sono pigri e con poche idee (oltre che disonesti),
  • dalle agenzie letterarie senza scrupoli e, soprattutto…
  • …dai lettori che ingurgitano robaccia senza il minimo spirito critico.

Con la IA puoi scrivere un intero romanzo, ma c’è un problema…

Non stai scrivendo, ma copiando!

ChatGpt non inventa nulla, ma copia dal web e lo rielabora per farti avere un prodotto predigerito che tu puoi pure chiamare “il tuo romanzo”, ma non lo è.

La giurisprudenza internazionale (lo so che è noioso ma è meglio che vai avanti) sta provando a riorganizzarsi e a capire come muoversi di fronte alle AI. La maggior parte delle immagini con essa create sono “simili”, in modo più o meno esplicito, a immagini fatte da persone che, quindi, potrebbero arrabbiarsi.

Ci sono state cause perché “prendere spunto” è copiare e lede i diritti degli autori. SE capita per le immagini, figurarsi per tutti i contenuti come articoli, romanzi o manuali. ChatGPT agisce allo stesso modo: modifica cose fatte da altri artisti!

Un romanzo non potrà mai essere originale ma sarà sempre e solo un plagio, un furto nei confronti di veri autori che lo hanno scritto lettera per lettera. Saresti un ladro che oltretutto spaccia per proprie idee altrui.

Ma lo fanno tutti e…

A me non interessa. Un comportamento scorretto della massa non ne diminuisce la portata morale e legale, anzi, rende i criminali (di questo si tratta), ai miei occhi ancora più miseri. Come la pirateria (calcio, film, serie ecc), ci si autoconvince di essere nel giusto non dando alle megacorporazioni i propri soldi, tanto c’è sempre qualche coglione che li paga.

Proprio questi coglioni pagano anche per i furbetti. Non voglio entrare nel tema dei costi, non mi interessa proprio, ma se usi la IA per scrivere un romanzo non sei altro che un povero sfigato senza idee.

Se vuoi fare il ribelle che va contro il sistema dello streaming sei libero di farlo poi, però, non andare nel deep/dark web per guardarti la partita gratis facendo il figo con gli amici atteggiandoti a Che Guevara (lui è morto giovane…).

Se utilizzi ChatGpt o simili per scrivere un intero romanzo, facendoti aiutare anche con la trama, sei come questi sfigati e rubi le idee agli altri, anche se fingi di non saperlo. Ti sto offendendo? Bene!

Come scrivere un libro con ChatGPT?

Non c’è un modo, perché scrivere un romanzo implica:

  • inventare una storia,
  • creare personaggi,
  • dare vita a un protagonista e a un antagonista tridimensionali,
  • attribuirgli un fatal flow,
  • elaborare scene e dialoghi credibili,
  • costruire trama e intrecci,
  • fare un worldbuilding solido e coerente,

Se è la IA a fare quanto indicato, significa che le ha copiate da qualcuno molto più bravo di te. 

Quali sono i rischi reali

Quando si parla di libri e ChatGPT è importante considerare i limiti concreti dello strumento. La scrittura generata dall’intelligenza artificiale è priva di esperienza diretta, non conosce emozioni reali e non possiede la capacità di inventare.

Significa che un testo prodotto interamente con ChatGPT sarà derivativo, con frasi corrette dal punto di vista grammaticale ma prive di autentica originalità: i contenuti sono sempre il risultato della rielaborazione di materiali esistenti, con un rischio di plagio che in editoria può diventare un ostacolo insormontabile.

Le case editrici e le agenzie letterarie sanno (o dovrebbero sapere), riconoscere uno stile artificiale e non accettano manoscritti che sembrano costruiti su modelli standardizzati. Il pericolo è di non pubblicare, ma di minare la propria credibilità come autore.

Come scrivere un libro con ChatGPT, un esempio pratico

Detto questo, le IA sono anche strumenti seri e utili per poter migliorare un romanzo, un po’ come il correttore di word! Si tratta di un lavoro meticoloso ma utilissimo per eliminare una serie di micro difetti che non saresti in grado di vedere da solo. 

Di seguito una richiesta fatta a ChatGPT (NB: il testo è chiaramente molto elementare e con errori evidenti):

Indicami eventuali errori di grammatica e sintassi in questa frase (evidenzia anche ripetizioni): Il cavaliere andò dalla dama e le chiese cosa era successo. La tipa le spiegò le vicissitudini che aveva dovuto affrontare con precisione in modo che capisse quanto aveva sofferto. Ed allora il cavaliere la strinse a se e le chiese perdono.

Risposta:

Ecco una revisione della frase con gli errori e le ripetizioni evidenziate:

  1. “cosa era successo”: È preferibile utilizzare “che cosa fosse successo” per concordare con lo stile narrativo in forma indiretta.
  2. “la tipa”: L’uso di “la tipa” è colloquiale e poco adatto al registro narrativo impostato. Meglio sostituirlo con “la dama” o un termine equivalente.
  3. “le vicissitudini che aveva dovuto affrontare con precisione in modo che capisse quanto aveva sofferto”: Frase ridondante e poco scorrevole. Si potrebbe semplificare per evitare ripetizioni e migliorare la fluidità.
  4. “Ed allora”: “Ed” è pleonastico e superfluo in questo contesto. Meglio usare semplicemente “Allora”.
  5. “a se”: Manca l’accento sulla e di “sé”.
  6. “le chiese perdono”: Non è un errore, ma si ripete “le chiese” due volte nello stesso paragrafo. Si potrebbe variare l’espressione.

Versione corretta e migliorata (da ChatGPT):

Il cavaliere andò dalla dama e le chiese che cosa fosse successo. La donna gli spiegò con precisione le difficoltà che aveva dovuto affrontare, in modo che comprendesse quanto avesse sofferto. Allora il cavaliere la strinse a sé e le domandò perdono.

Conclusioni: come scrivere un libro con ChatGPT

Non voglio entrare in discorsi sulla (ipotetica) pericolosità delle IA, sono dibattiti complessi per i quali servono competenze scientifiche e tecniche che pochissimi hanno.

Credo che siano strumenti molto utili se utilizzati nel modo corretto. Con ChatGPT si può migliorare la propria conoscenza dell’italiano o di come si scrive un romanzo. Ma farne uso per “scrivere” un intero testo – sapendo che è plagio – è un comportamento scorretto che non mi sento di giustificare in nessun modo.

Molte professioni, negli anni, spariranno. Basti pensare a chi traduce romanzi, visto che le nuove IA già ci riescono a un livello buono. Ciò che non sparirà mai è la capacità di inventare (che per sua natura una IA non possiede) e creare nuove storie.

Anche l’editing, immagino tra molti anni, verrà soppiantato dalle intelligenze artificiali. Probabilmente ci vorranno decine di anni perché editare non è banalmente correggere. Quella visto nell’esempio è una correzione di bozze con un tentativo molto maldestro di editing.

Immagino che in futuro ChatGPT e le sue sorelle saranno strumenti di supporto per i pochi scrittori e i pochissimi editor ancora in grado di aggiungere la componente umana nei romanzi (e vi pare poco?).

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