Serve l’editing prima di inviare un manoscritto?

Serve l’editing prima di inviare un manoscritto alle agenzie letterarie o alle case editrici? È un quesito che tutti gli autori si pongono. Così decidono di documentarsi online sperando di avere una risposta univoca.

L’editing serve perché, nel proprio romanzo, determinate criticità difficilmente si riesce a notarle. Non è solo una questione di capacità di valutazione o di conoscenza dell’italiano, ma del fatto che ormai il testo lo conosci quasi a memoria.

Serve l’editing prima di inviare un manoscritto?

Un editing serio mette in ordine il testo, lo valorizza al punto da permettergli un miglioramento così importante che potrebbe essere determinante nella scelta da parte di un editor di una casa editrice. Non basta la correzione di bozze.

Molti sostengono che si debba fare quest’ultima, per evitare di inviare un romanzo di 300 cartelle con ben 10 refusi e qualche svista! Dio, sarebbe grave, ti metterebbero sulla lista nera di tutte le case editrici e ti bloccherebbero per sempre.

Avrai così un testo senza un refuso, ma con qualche problema nei:

Eh sì, mi sembra meglio la correzione di bozze. 

Un buon editing comprende parte della correzione di bozze

Ciò che i tifosi della correzione di bozze non dicono (forse perché lo fanno come mestiere), è che il lavoro fatto da un editor freelance di romanzi serio comprende un’attenzione globale al testo scovando refusi, incongruenze, piccoli errori. Si rende il testo omogeneo il più possibile.

Capita che alcuni (direi molti…) editor siano un po’ superficiali e ignorino, per scelta o incompetenza non saprei dirlo, le basi del loro lavoro. Così lasceranno, in un manoscritto, refusi e incongruenze banali perché incapaci di vedere anche i difetti macroscopici del testo.

E gli autori che dicono?

Anche qui si parla di ignoranza, superficialità o semplice presunzione iperbolica. Perché l’editing serve a tutti, è inutile che diciate:

Non ne ho bisogno, ho anche pubblicato in self e con la casa editrice XY!

Il problema del self publishing è la mancanza di controllo, il mercato è un colabrodo che accetta tutti perché nessuno sceglie e investe sui romanzi (a eccezione dell’autore). Non significa che i testi in autopubblicazione siano tutti brutti, ce ne sono anche di qualità che, guarda caso, sono di autori che hanno un editor!

NOTIZIA DELL’ULTIM’ORA: la maggior parte dei piccoli editori fanno editing appena accennati (che il più delle volte sono correzione di bozze), infatti cercano maggiormente testi pronti. Ma la cosa incredibile è che i grandi non ci pensano proprio a prendere un romanzo non editato, eppure accettano testi con le E invece delle È .

Se ti stai ancora domandando se serve l’editing prima di inviare un manoscritto, forse non hai letto con attenzione questo articolo, più probabilmente non conosci molto di come si muovono gli editori.

Perché serve l’editing prima di inviare un manoscritto

In Italia vengono pubblicati circa 85.000 nuovi romanzi all’anno. Sono stime, ma dovrebbero mettere in chiaro quanto sia elevata la competizione per riuscire a prendersi un po’ di spazio, considerando anche che ogni libro vende di media meno di 100 copie.

Vuol dire che molti fanno poche decine di vendite. Con 100, un editore (No EAP), guadagna forse 400 euro. Per fare un editing serio deve pagare o un professionista esterno oppure assumere qualcuno (mettiamo anche uno stagista).

Considerando che un editor di una casa editrice potrebbe fare al massimo un paio di testi al mese appare palese quanto sia poco remunerativo pubblicare libri che vendono così poco. Ecco perché cercano testi già editati e si limitano a una correzione di bozze che è un lavoro che occupa molto meno tempo di un vero editing. Non me ne abbiano i correttori di bozze, ma è la verità.

Ricapitolando…

Le CE non fanno quasi più editing interno ma solo correzione di bozze. I romanzi vengono forse scartati per delle caporali al posto del trattino? Chiaramente no, mi sembra un’idea malsana e irrealistica.

Come dire:

Questo romanzo è super adatto alla nostra collana, ma ha non gli hanno fatto la correzione di bozze, quindi scartiamolo.

Non accadrà mai, ma un romanzo senza editing potrebbe non suscitare quell’entusiasmo perché, a meno che non sei un genio della penna, avrai proposto un manoscritto con difetti importanti che un editore non lavorerebbe mai, pur trovandolo interessante.

I detrattori dell’editing potrebbero dire che non garantisce alcuna pubblicazione. A parte il fatto che una frase di questo tipo è completamente errata, non c’è una singola parola che abbia senso: se qualcuno ti garantisce la pubblicazione, è un truffatore, ma sono le basi dell’editoria e del commercio in generale!

Se lo scrivono, significa che la correzione di bozze garantisce la pubblicazione. Rispondono di no, solo che costa meno e quindi meglio non essere pubblicati spendendo poco (correzione di bozze), che spendendo di più (editing). 

L’editing ha costi precisi

Sostengono che non si capisce quanto costa un editing. Questa affermazione ci permette di specificare un paio di concetti che per molti saranno ovvi:

  • il range di prezzo si trova su tutti i siti di editing seri (es: 4-8 euro per cartella editoriale), Non mi sembra così difficile da capire…
  • il preventivo finale si fa dopo una valutazione del testo, della sinossi e dopo essersi conosciuti.

Non mi sembra così complicato. E poi, una volta avuto il preventivo, si può rifiutarlo senza che accada nulla. Siamo editor non esperti di Voodoo.

L’editing prima di inviare un manoscritto serve, sempre

Non si tratta di solo di migliorare il manoscritto, perché un editing serve proprio a questo, al contrario di una correzione di bozze che migliora solo… non lo migliora, ma lo pulisce di qualche piccola incrostazione giusto per renderlo più scintillante, ma non fa nulla se ci sono difetti, strappi nella storia o problemi ancora più profondi.

armatura di piastre cavaliere

Mettiamola in termini medievaleggianti. Sai che presto dovrai andare in battaglia, hai due opzioni:

  1. Riattaccare alcune piastre che si erano tolte per colpa dell’ultimo scontro, oliare le giunture per muoverti meglio, affilare la spada e stringere i legacci dello scudo. Rifare l’imbottitura al giaco che indossi sotto l’armatura.
  2. Pulirla e renderla scintillante così da sentirti una luce di speranza nella battaglia e morire al primo, forse secondo affondo.

L’editing del romanzo è il punto 1. mentre la correzione di bozze il 2. 

Se una persona potesse scegliere, le farebbe entrambe, ovvio. Anche se la prima opzione ha dei costi maggiori, non rischieresti la vita per non spendere qualche moneta in più…

Il lavoro del correttore di bozze è difficile e faticoso ed essenziale per la buona riuscita di un romanzo. Ma se vuoi investire, meglio farlo in un editing professionale perché, un buon editor, ti insegnerà molte cose che potrai applicare anche nei romanzi futuri.

L’editing è un percorso di crescita professionale che ti farà avere tra le mani la miglior versione del tuo manoscritto e sarà anche più utile di un corso di scrittura (Scrittura Immersiva, Scrittura Trasparente o altro).

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Verificato da MonsterInsights