Più libri più liberi è la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria che si svolge ogni anno a Roma. Quest’anno (2019) si volgerà dal 4-8 Dicembre nella “Nuvola”, il centro congressi progettato dall’architetto Massimiliano Fuksas.
Questa sarà la diciottesima edizione, le precedenti si sono rivelate vincenti portando alla ribalta un settore (piccola/media editoria), vero motore pulsante della cultura italiana.
Anche quest’anno ci saranno presentazioni, convegni e dibattiti oltre – e soprattutto – a tantissimi libri!
Più libri più liberi e più internazionalizzazione
Se molti aspiranti autori schivano le PM case editrici è credono che “non vendono abbastanza” o che sono relegate solo a una sfera nazionale, a PLPL2019 vedranno che la situazione è ben diversa.
Infatti, uno dei temi principali di questa edizione è proprio l’internazionalizzazione e quindi la possibilità per le CE di vendere all’estero i propri autori.
- Il 4 e 5 dicembre sarà in funzione il Rights Centre per gli appuntamenti B2B con 38 operatori stranieri provenienti da 19 Paesi: Stati Uniti, Russia, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Svezia, Lettonia, Lituania, Olanda, Polonia, Brasile, Canada, Croazia, Repubblica Ceca, Serbia, Slovenia, Turchia, Ucraina.
- Il 6 dicembre inizierà il progetto che avvicina e crea relazioni fra editori e book influencer (es. Bookblogger) che sarà articolato in una serie di nuove iniziative.
Al livello N5 (Area Book Influencer) ci saranno Bookblogger, booktuber, bookstagrammer italiani per svolgere degli incontri privati con gli editori inscritti in agenda, in cui potranno proporre libri e autori di punta.
Perché andare a PLPL2019?
Se sei un autore, o aspirante tale, secondo la mia esperienza è importantissimo andare alle Fiere, o almeno alle più note.
Potrai conoscere dal vivo l’editore, scambiarci due parole e soprattutto farti conoscere.
In troppi pensano che l’editoria si muova solo sul web o sul cellulare, ma una stretta di mano e due chiacchiere sono un collante necessario.
Il rapporto tra editore e autore è prima di tutto umano, in modo particolare nella piccola/media editoria.
Se hai già inviato il tuo manoscritto, e sei in attesa, anziché tempestare l’ufficio stampa e gli editor di email per sapere se lo hanno letto, meglio chiederlo dal vivo.
Le fiere sono un’occasione per fare rete, creare legami e instaurare rapporti che, magari non nel brevissimo termine, ti potranno essere utili.
Potrai anche vedere con i tuoi occhi come lavorano i singoli editori, il loro stile, la passione che mettono e anche la professionalità.
Se ad esempio una CE, in fiera, non solo accetta ma soprattutto richiede manoscritti, potrebbe non essere un editore serio.
Io ci sarò (stand La Corte Editore)!