Leggono perché non hanno smesso di sognare

Nel primo trimestre del 2025, le vendite dei libri sono crollate. Un dato inequivocabile che molti, magari a ragione, interpretano come il riflesso di una crisi sociopolitica che incide anche sulla propensione di spesa delle persone. 

Tutto vero, ma è sufficiente? Ci sono anche altre ragioni, come la competizione che i romanzi stanno  perdendo con serie tv, streaming, videogame e intrattenimento multimediale di varia natura. Per non parlare poi della mediocrità dei testi pubblicati che spesso sono un’accozzaglia di banalità senz’anima.

Le cause sono sociali, economiche e politiche. In Italia la cultura non conta nulla. Ormai la destra e la sinistra fanno a gara a chi si accaparra più editori, cosa che accadeva anche in passato, ma almeno c’era anche la volontà di esprimere delle idee. Che fossero giuste o sbagliate, adesso non è importante, conta solo che si legge sempre di meno.

Un po’ di sano antimaschilismo

Se osserviamo il mercato dei libri, gli uomini leggono poco, forse un thriller ogni tanto o qualche articolo sul web per durare di più a letto o avere la pancia piatta con solo quattro ore di allenamento giornaliero!

No, non sono femminista né voglio criticare il maschio nostrano per partito preso o perché è di moda (a qualcuno fischieranno le orecchie), però leggo le statistiche, che non mentono quasi mai, ed emergono dati incontrovertibili.

È come se gli uomini avessero smesso di sognare, di lasciarsi andare alle fantasie per paura di perdersi e non ritrovare la strada. Per dove, poi. Leggere aiuta a empatizzare, a capire il diverso e sé stessi, invece questi uomini non sanno più chi sono.

Si criticava il machismo anni ’80, che almeno forniva ai ragazzini un’idea maschile, seppur esagerata, ma proprio l’esagerazione trascendeva nel sogno e nella fantasia. Noi adolescenti di quegli anni non pensavamo mica di voler diventare Rambo! Non ci attiravano tanto la violenza e le armi, quanto l’immedesimarci in avventurieri moderni che sconfiggono i nemici.

Per caso Salgari narrava storie di educande? Se per Verne i mostri erano negli abissi, per gli adolescenti della mia generazione, lo erano i cattivi da film, ma non solo. Leggevamo tanto fantasy, e anche lì non è che l’eroe abbattesse il drago o il demone di turno a colpi di congiuntivi!

Non era meglio il passato, non faccio parte di quegli adulti che se la prendono con il “mondo moderno” e i ragazzi di oggi (cit.). Tento solo di provare a capire come mai non sognano più, non la bella vita, ma l’immergersi nelle più sfrenate fantasie che non hanno nulla a che vedere con sesso e donne (o calcio).

Forse siamo stati aiutati da una società che ci spingeva a leggere. Alcuni avranno iniziato in un periodo di noia, per esempio d’estate, quando si trascorreva così tanto tempo nel paese dei nonni che alla fine si afferrava un libro a caso dalla libreria.

Perché le donne leggono di più?

Non è che la femmina italiana si scortichi le dita leggendo decine di romanzi a settimana, ora non esageriamo. Leggono però di più degli uomini, ma a mio avviso ancora troppo poco. Negli anni del dopoguerra si sosteneva – qualche idiota lo fa tuttora – che le donne fossero più portate per le materie umanistiche e meno per quelle scientifiche.

Dato che è una cosa senza la minima logica, direi che possiamo scartarla. Che abbiano più tempo libero degli uomini? Direi di no. Evitiamo stereotipi come la super mamma che lavora e accudisce la prole, gli uomini delle nuove generazioni si dividono, di media, tra carriera e famiglia con molto più equilibrio di quanto si facesse in passato.

Scartiamo anche questa ipotesi. Le statistiche, e chi le analizza, non danno risposte particolarmente chiare o così esaustive sul perché le donne leggono di più degli uomini, ci deve essere altro…

Alla mia generazione è stata data la possibilità di sognare, la tecnologia era “a metà”, i videogiochi avevano limiti così importanti da obbligarti a metterci qualcosa di tuo: immaginazione e socializzazione. E le ragazze? Non è che fosse una società così emancipata, o almeno non quanto ci facessero credere. 

Leggono perché non hanno smesso di sognare

Quando hai la pancia piena e ti hanno anestetizzato l’anima, smetti di sognare e i tuoi unici desideri sono materiali. Che tu sia povero o abbiente non conta poi molto, perché avrai dentro di te un demone che ti spingerà a voler possedere le cose, la ricchezza e lo status.

Ma i sogni e le fantasie che non hanno nulla a che vedere con “la roba” (altra citazione, di un romanzo che ho odiato) che fine hanno fatto? Si desidera ciò che si vede, dice Hannibal Lecter, e se ci aggrediscono con ogni genere di immagine o video, di noi che resta?

La donna ha sviluppato nei secoli la capacità di adattarsi, osservare e comprendere laddove l’uomo si limitava a dare un paio di sciabolate!

Il romanzo colma bisogni profondi

Guarda caso, i romanzi che in questo momento vendono sono:

I primi stanno salvando l’editoria, tanto che alcuni sono delle vere schifezze preconfezionate come le merendine del discount.

Leggere le aiuta a evadere da situazioni complicate e spesso drammatiche che in troppi ignorano o decidono di ignorare. Le pagine diventano un luogo sereno, personale, lontano da una realtà che si sta deformando e piegando su sé stessa.

Gli uomini sembra abbiano perso l’istinto ferale che li spingeva a mettersi in gioco, forse perché siamo un po’ più spaventati di prima e non abbiamo più certezze. Forse l’uomo deve ricostruirsi, ecco perché spero in un nuovo umanesimo che ci permetta di diventare la miglior versione di noi stessi.

Purtroppo non sta accadendo e la quantità di libri letti si sta assottigliando. Forse è solo la nostra società che si sta rinnovando e si deve aver fiducia nelle scelte degli esseri umani.

Potrei accettarlo, anche se avrei più fiducia se tutti avessero sempre un libro sotto braccio. Meglio un paio, giusto per avere due punti di vista.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Verificato da MonsterInsights