I migliori romanzi fantasy classici da portare in vacanza

L’estate è il momento perfetto per riscoprire romanzi fantasy classici da portare in vacanza. Tra una giornata in spiaggia e una serata tranquilla, nulla rilassa quanto immergersi in un mondo di magia, avventure e personaggi indimenticabili.

I libri fantasy, usciti qualche anno fa, sono ideali da leggere sotto l’ombrellone o durante una pausa al fresco abbracciati al condizionatore. Ti propongo storie che hanno lasciato il segno e che meritano di essere rilette o scoperte per la prima volta proprio in vacanza.

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Perché scegliere romanzi fantasy classici per le vacanze

A mio avviso ci sono 2 generi davvero adatti per l’estate:

  1. Thriller/Noir.
  2. Fantasy.

I primi sono un classico, è come se le giornate di sole ci spingano ad addentrarci in ambientazioni oscure e pericolose. In certi casi persino nei meandri peggiori della mente umana. A dimostrazione il fatto che le vendite di Thriller aumentano in estate più che per gli altri generi (almeno di media).

E poi ci sono i fantasy, romanzi che ti estraniano completamente dalla realtà, se ben scritti, catapultandoti in altri mondi, nel vero senso della parola. Quelli moderni hanno preso varie strade, infatti troviamo:

  • High Fantasy.
  • Low Fantasy.
  • Urban Fantasy.
  • Dark Fantasy.
  • Sword and Sorcery.
  • Fantasy Storico.
  • Fantasy Mitologico.
  • Fantasy Umoristico.
  • Fantasy Young Adult.
  • Romantic Fantasy.

Più altri vari ed eventuali. Ma da dove hanno preso spunto gli autori di questi fantasy? Ci sono dei romanzi che la maggior parte dei “nuovi” lettori non conoscono e non sanno che sono l’oggetto dell’ispirazione di molti autori moderni.

I romanzi fantasy classici da portare in vacanza

Di seguito alcuni dei romanzi, scritti decenni fa, che hanno fatto la storia del fantasy e che hanno abbattuto barriere che molti ignorano. Non sono solo storie belle e intriganti, ma sono l’origine dei sottogeneri che, in questo momento, affollano le librerie.

Prima erano solo dei fantasy, e forse per questa mancanza di regole ferree, gli autori avevano la possibilità di sperimentare e lasciarsi andare senza paura di essere scartati da agenzie letterarie, scout ed editori, solo perché “non convenzionali”.

le nebbie di avalon romanzi fantasy classici da portare in vacanzaLe nebbie di Avalon

  • Titolo: Le nebbie di Avalon
  • Autore: Marion Zimmer Bradley
  • Anno di pubblicazione: 1983
  • Genere: Fantasy Mitologico, Fantasy Storico, Romantic Fantasy
  • Ambientazione: Britannia post-romana, ciclo arturiano
  • Editore: ‎ HarperCollins Italia

Trama sintetica:
Rilettura del mito di Re Artù e della Tavola Rotonda dal punto di vista delle donne, in particolare Morgana. Il romanzo intreccia intrighi politici, religione e magia, esplorando il conflitto tra il cristianesimo nascente e l’antica spiritualità celtica.

la spada di shannaraLa spada di Shannara

  • Titolo: La spada di Shannara
  • Autore: Terry Brooks
  • Anno di pubblicazione: 1977
  • Genere: High Fantasy
  • Ambientazione: Quattro Terre, mondo post-apocalittico con magia e rovine tecnologiche

Trama sintetica:
Primo romanzo del ciclo di Shannara, racconta la missione di Shea Ohmsford, ultimo discendente della stirpe elfica, che deve impugnare la leggendaria Spada di Shannara per fermare il Signore degli Inganni e salvare le Quattro Terre da un’antica minaccia.

conan il barbaroConan il barbaro

  • Titolo: Conan il barbaro
  • Autore: Robert E. Howard
  • Anno di pubblicazione: 1932 (raccolta e racconti originali)
  • Genere: Sword and Sorcery, Low Fantasy, Dark Fantasy
  • Ambientazione: Era Hyboriana, mondo immaginario preistorico

Trama sintetica:
Raccolta di racconti che seguono le avventure di Conan, guerriero cimmero dotato di forza e astuzia, in un mondo popolato da stregoni, mostri e antiche civiltà. Tra battaglie, magie oscure e intrighi, Conan si muove tra terre selvagge e città decadenti in cerca di gloria e sopravvivenza.

La Trilogia della DragonlanceLa Trilogia della Dragonlance

  • Titolo: La Trilogia della Dragonlance (Cronache)
  • Autori: Margaret Weis, Tracy Hickman
  • Anno di pubblicazione: 1984‑1985
  • Genere: High Fantasy, Fantasy Epico
  • Ambientazione: Krynn, mondo fantastico con draghi, magie e divinità

Trama sintetica:
La trilogia segue un gruppo di avventurieri, tra cui Tanis Mezzelfo, Raistlin, Caramon e Sturm, impegnati a contrastare le armate dei draghi guidate dalla Regina delle Tenebre. Tra guerre, profezie e antiche reliquie, i protagonisti affrontano sfide epiche per salvare il mondo dalla distruzione.

Alcune curiosità

Questi libri, e i loro autori, hanno contribuito a rendere il fantasy più “democratico” e aperto. Grazie a loro, e quelli che in seguito vedremo nell’articolo, il genere è riuscito a superare dubbi e pregiudizi che lo relegavano a qualcosa di superficiale e adatto solo ai più piccoli.

Pioniera del fantasy al femminile

Negli anni in cui Le nebbie di Avalon venne concepito (fine anni ’70, inizio anni ’80), il fantasy era dominato da autori uomini e da modelli epici incentrati su eroi maschili. Marion Zimmer Bradley fu tra le prime a riscrivere un mito classico – quello arturiano – spostando il punto di vista sulle donne e sulla loro influenza politica e spirituale.

Le nebbie di Avalon stravolse la percezione di Morgana, da strega malvagia a donna ambigua e umana, simbolo del conflitto tra antica sapienza pagana e cristianesimo patriarcale. Questo approccio psicologico e storico al mito ha influenzato molte opere successive, aprendo la strada a fantasy più maturi e sfumati.

Marion Zimmer Bradley dichiarò la propria omosessualità in un periodo in cui farlo comportava emarginazione sociale e professionale. Il suo attivismo e la sua presenza nel mondo letterario diedero visibilità alla comunità LGBTQ+, contribuendo a rendere il fantasy un genere più inclusivo.

Nonostante il valore letterario, la figura di Bradley è oggi oggetto di dibattiti per vicende personali legate alla sua vita familiare. Tuttavia, il contributo culturale de Le nebbie di Avalon resta fondamentale nell’evoluzione del fantasy verso temi più complessi, inclusivi e legati al punto di vista femminile.

Conan il barbaro e Robert E. Howard

Robert E. Howard è considerato l’inventore del sottogenere Sword and Sorcery, un fantasy meno epico e più crudo, basato su eroi solitari, violenza, magia oscura e sensualità. Conan rappresenta l’archetipo dell’antieroe barbaro che affronta mostri, stregoni e civiltà decadenti con la forza e l’istinto.

Prima de Il Trono di Spade c’era Conan. Quando Howard iniziò a pubblicare i racconti di Conan negli anni ’30 sulla rivista Weird Tales, il fantasy era ancora associato a fiabe o letteratura per ragazzi. Conan fu tra i primi personaggi a portare il genere verso toni più maturi, oscuri e violenti, aprendo la strada al fantasy per adulti.

Howard creò un’intera cronologia fittizia, l’Era Hyboriana, ambientata tra la preistoria e le prime civiltà, mescolando mitologia, storia antica e invenzione fantastica. Questo modello di worldbuilding ha influenzato profondamente autori successivi, tra cui Tolkien e i creatori dei giochi di ruolo.

Howard non proveniva dall’élite culturale, ma scriveva per le riviste pulp, dove guadagnava a cottimo. La sua narrativa nasce da un contesto popolare, con un pubblico affamato d’azione, avventura e mondi esotici, lontano dai circoli letterari ufficiali. Conan rappresenta un modello di forza primitiva, indipendenza e virilità che si contrappone alla decadenza delle civiltà corrotte. Per alcuni Conan è un simbolo di libertà selvaggia, per altri un’esaltazione problematica della violenza e della supremazia fisica.

Altri romanzi fantasy classici da portare in vacanza

Ecco una lista di altri fantasy che, in differenti modi, hanno plasmato il mondo del fantastico e aiutato molte persone nei momenti bui ad aggrapparsi a storie a lieto fine che trasmettevano valori universali, ma mai banali e dogmatici.

L'ultimo unicornoL’ultimo unicorno

  • Titolo: L’ultimo unicorno
  • Autore: Peter S. Beagle
  • Anno di pubblicazione: 1968
  • Genere: Fantasy Fiabesco, Fantasy Allegorico
  • Ambientazione: Mondo immaginario dai toni fiabeschi e malinconici

Trama sintetica:
Un Unicorno, ultima della sua specie, parte per un viaggio alla ricerca dei suoi simili scomparsi. Lungo il cammino incontra maghi, cavalieri e creature incantate, affrontando l’oscurità e la perdita. Il romanzo mescola ironia, poesia e riflessione sul tempo, diventando un cult della narrativa fantasy.

Le cronache di NarniaLe cronache di Narnia – Il Leone, la Strega e l’Armadio

Trama sintetica:
Ciclo di sette romanzi che raccontano le avventure di vari bambini catapultati nel regno incantato di Narnia. Tra battaglie, profezie e animali parlanti, la saga intreccia elementi fiabeschi e allegorie religiose, diventando uno dei pilastri del fantasy moderno.

Romanzi fantasy classici da portare in vacanza: alcune curiosità

Alcuni romanzi hanno reso il fantasy più accessibile e credibile. Con il loro lavoro, il genere ha saputo scrollarsi di dosso l’idea di essere solo intrattenimento leggero o lettura per bambini. 

L’ultimo unicorno, una storia senza guerrieri e profezie

L’ultimo unicorno si distingue nel panorama fantasy degli anni ’60 per il tono elegiaco e riflessivo. Beagle rompe gli schemi del fantasy epico tradizionale, proponendo una favola adulta che parla di perdita, immortalità e consapevolezza del tempo.

Il romanzo è privo dei soliti guerrieri o delle profezie salvifiche che popolano gran parte del fantasy moderno.  I protagonisti sono creature fragili, sognatori e illusionisti falliti. S. Beagle ha influenzato generazioni di scrittori, aprendo la strada a un fantasy più intimo e disilluso.

L’unicorno è una figura mitologica legata alla purezza, serve per raccontare il dolore della solitudine e della scomparsa della magia dal mondo. Il romanzo diventa una metafora della nostalgia e della consapevolezza del cambiamento.

Le cronache di Narnia, simbologia e tanto altro

Pubblicate tra il 1950 e il 1956, Le cronache di Narnia hanno segnato l’ingresso del fantasy nelle letture per ragazzi, anticipando il fenomeno di massa che il genere avrebbe conosciuto solo decenni dopo. Lewis ha mescolato fiaba, mitologia e battaglie in un mondo accessibile a giovani lettori, ma con temi profondi.

C.S. Lewis, convertito al cristianesimo da adulto, inserì nei romanzi numerosi riferimenti allegorici. Il personaggio del leone Aslan è una figura chiaramente ispirata a Cristo, e le trame riprendono temi di sacrificio, redenzione e lotta tra Bene e Male. Tuttavia, Lewis dichiarò che i libri possono essere letti anche senza cogliere l’allegoria. Lewis iniziò a scrivere Il Leone, la Strega e l’Armadio per intrattenere i figli di amici durante la Seconda Guerra Mondiale. Non aveva previsto di creare una saga, ma il primo romanzo ottenne tanto successo da spingerlo a scrivere gli altri sei, ampliando il mondo di Narnia.

Lewis fu professore a Oxford e a Cambridge, stimato studioso di letteratura medievale. Nonostante la sua carriera accademica, si dedicò anche a romanzi popolari, saggi divulgativi e opere fantasy, unendo competenze colte a uno stile narrativo semplice e diretto.

Portane uno in vacanza, ti conquisterà

I romanzi fantasy appena visti non sono migliori perché vecchi o inferiori ai testi moderni per partito preso. Andrebbero prima letti, tenendo in considerazione il periodo storico in cui sono stati scritti. Parlare di omosessualità, in un romanzo fantasy alla fine degli anni ’70, costringeva a scontrarsi con un pensiero chiuso e omofobico.

Il merito di questi autori è di aver abbattuto quei muri fatti di ipocrisia e ottusità, e raccontare, attraverso delle storie fantastiche, la realtà che spesso ignoriamo o decidiamo di non vedere. Portare in vacanza romanzi fantasy classici è il modo migliore per riscoprire storie che hanno cambiato il genere, ispirato autori moderni e regalato mondi in cui rifugiarsi. 

I fantasy permettono di staccare dalla realtà, rilassarsi e vivere nuove avventure anche in spiaggia o durante i momenti di pausa estivi. Scegliere un fantasy classico resta il modo più semplice per portare con sé una storia capace di appassionare e sorprendere, in ogni angolo del mondo.

2 commenti su “I migliori romanzi fantasy classici da portare in vacanza”

    • Martin mi sembra un Howard più furbo, mentre in Conan ci sono significati più profondi, almeno a mio avviso. Hyperversum non l’ho ancora letto, ma grazie per il consiglio, spero di rifarmi in tempi brevi.

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