Scheda di valutazione del romanzo, secondo noi

Uno degli strumenti più usati in ambito editoriale è la scheda di valutazione del romanzo con cui si danno (o dovrebbero dare) indicazioni utili a migliorare il proprio manoscritto. Servono a qualcosa? Dipende da chi le fa, proprio come per l’editing o la correzione di bozze.

Ci sono editor così bravi da trasformare un testo da pessimo a decente, come il contrario! Per le schede vale lo stesso principio, per cui è opportuno rivolgersi ad agenzie serie che non obblighino l’autore a spendere centinaia di euro per essere preso in considerazione e quindi rappresentato.

Non sto dicendo che gli agenti letterari non siano in grado di farle, anche se negli anni ne ho visonate molte e mi hanno lasciato più di un dubbio, ma che non possono essere delle vere e proprie forche caudine per chi vuole pubblicare o farsi rappresentare.

Valutiamo i valutatori

Un autore che abbiamo editato ha chiesto il preventivo per un romanzo fantasy di circa 400 cartelle editoriali. C’è da dire che le agenzie, per testi così lunghi, non mostrano sul sito un eventuale prezzo, ma dicono che deve essere concordato (a ragione, direi).

Una scheda di un’agenzia letteraria costa dai 400 euro in su. Il problema è che la maggior parte producono solo poche paginette (7-8), con scarse indicazioni utili per il cliente e con almeno un paio di pagine in cui viene fatto una sorta di riassunto.

Per essere chiari: la parte del riassunto è necessaria per:

  • dimostrare di aver letto il testo,
  • aiutare l’autore per una eventuale sinossi,
  • è un punto di partenza che aiuta a fare ordine.

Capita spesso, purtroppo, che la scheda sia per la metà riempita con questo riepilogo risultando così poco efficacie.

Editing o scheda? Il grande dilemma

La scheda di valutazione del romanzo è uno strumento che dovrebbe aiutare l’autore a migliorare.  Per elaborarle è necessaria una profonda conoscenza delle tecniche narrative e della struttura di un testo nonché della conoscenza dei più importanti parametri ed elementi che compongono un romanzo.

A farle sono per lo più le agenzie letterarie il cui compito dovrebbe essere di fare scouting – quindi cercare autori – e proporli alle case editrici attraverso il servizio di rappresentanza. 

Poi ci sono le agenzie editoriali il cui lavoro è:

  • editare romanzi,
  • fare i ghostwriting,
  • correzione bozze.
  • elaborare schede di valutazione.

La nostra “missione aziendale” è di migliorare dei testi che gli autori vorrebbero proporre agli editori.

Come andrebbe fatta una scheda di valutazione utile (almeno secondo noi)

Una scheda di valutazione comporta:

  1. un’attenta lettura,
  2. un riassunto (utile per elaborare una sinossi, che il 99% degli autori non sa fare),
  3. l’elaborazione di un documento in cui vengono spiegati i punti di forza e di debolezza del manoscritto e consigli per migliorarlo. 
  4. commerciabilità del testo,
  5. identificazione del target,
  6. stile,
  7. lessico,
  8. e anche un giudizio critico, che dovrebbe essere sincero e impietoso, altrimenti la scheda si trasforma in una perdita di tempo.

A mio avviso sono importanti degli esempi concreti, dei dati “oggettivi” che siano incontrovertibili per scardinare la convinzione della maggior parte degli autori spesso convinti di essere dei fenomeni. Scrivere è un’arte e come tale è necessario fare tanta pratica, leggere moltissimo e imparare da chi conosce la tecnica.

Chi offre il servizio di scheda di valutazione del romanzo

Le agenzie letterarie vendono schede di valutazione, editing leggero ed editing pesante. La domanda che viene da farsi è spontanea e diretta:

gli agenti letterari di cosa si occupano, allora?

In teoria dovrebbero cercare case editrici interessate ai lavori degli autori rappresentati e provare a vendere i diritti dei romanzi spuntando le condizioni migliori. 

Ancora prima ci dovrebbe essere il lavoro di scouting: la ricerca di scrittori validi, o potenzialmente interessanti, da prendere in scuderia per farli crescere. Anche in questo caso stiamo parlando di un mondo perfetto. Esistono delle agenzie che si impegnano per fare valutazioni che siano effettivamente utili per gli autori, ma sono poche…

Costi e tempistiche

Moltissime agenzie letterarie, con la scusa dello scouting, concedono la lettura del testo + scheda, alla cifra vista in precedenza. In pratica dicono: pagami per leggere il tuo testo. Le 10 paginette non sono altro che una scusa, un abbellimento per far credere al cliente di aver comprato una consulenza e non una possibilità.

La maggior parte degli autori sono convinti di aver scritto un ottimo romanzo pronto per la pubblicazione con Mondadori. Così accettano di pagare una “tassa” sicuri che, una volta letti dall’agente di turno, gli verrà proposto un contratto di agenzia.

Ribadisco che spendere per una scheda, quindi per una consulenza, ha valore nel momento in cui viene prodotto un documento che sia effettivamente utile. Capire chi sa farle e chi no è molto complesso, me ne rendo conto. 

Allo stesso tempo, ma è una mia opinione personale, se un’agenzia indica che la scheda è propedeutica a una EVENTUALE proposta di agenzia, a me qualcosa stona… è come se la rappresentanza sia una sorta di esca.

Le scheda di valutazione del romanzo servono a qualcosa?

Le storture del sistema sono chiarissime, come i costi, ma ci sono dei benefici? Se parli con chi le schede le fa, ti dirà che sono incredibilmente utili e così ben strutturate da aiutarti a trasformare la schifezza che hai scritto in un best seller internazionale.

Se fatte bene (c’è qualche povero diavolo che ci si impegna davvero, sia chiaro), possono aiutare e mostrare una serie di criticità che da soli sarebbe impossibile identificare. E non parlo delle considerazioni che potrebbero fare familiari e amici che “leggono tanto”. Il loro giudizio, per quanto lusinghiero, il più delle volte è influenzato dal non voler contrariare nessuno.

La scheda di valutazione è uno strumento per autori avanzati che, pur avendo bisogno (come chiunque), di un editing del testo, sono in grado di trasformare in cambiamenti concreti le indicazioni che gli sono state fornite.

Dipende da chi le fa, ma anche da chi le riceve

Come detto la maggior parte delle schede di valutazione che abbiamo letto non ci hanno convinto. La maggior parte sono formate da alcune paginette di riassunto e una serie di altre considerazioni che, nella migliore delle ipotesi, sembrano scopiazzate da qualche manuale di scrittura creativa di serie b. 

Poi ci sono alcuni che fanno schede utili e che analizzano in profondità il romanzo, dando anche consigli validi per migliorarlo. Ciò accade di rado, molti nostri autori, prima di sceglierci, si sono fatti fare le schede (anche da agenzie rinomate) che poi ci hanno inviato per mostrarci quanto erano state inutili.

Però gli autori non sono, anche per nostra esperienza, le persone più umili e obiettive al mondo. Guai a dirgli che hanno commesso un errore, che l’antagonista è mal caratterizzato o dargli consigli su come scrivere i dialoghi.

Le schede sono elaborate da persone di settore che, in teoria, ne sanno più di un neofita. Sarebbe saggio, se si richiede tale servizio, di leggere le critiche con la massima umiltà, senza aspettarsi – come capita quasi sempre – solo lodi.

Se vuoi una scheda, aspettati critiche.

Se vuoi un editing, aspettai un massacro.

Decalogo sulla scheda di valutazione del romanzo

Cosa dovresti sapere e come comportarti se hai intenzione di fartene fare una:

  1. Richiedila se sei pronto a delle critiche, perché ti servono quelle per crescere, imparare e migliorare il tuo romanzo.
  2. Non la leggere tutta d’un fiato in cerca di lodi, prenditi tempo e ragiona poiché l’hai commissionata perché sapevi che il tuo manoscritto aveva dei limiti.
  3. Dovrai mettere tu mano al romanzo per migliorarlo, nessun altro.
  4. Sfrutta il “riassunto” per scrivere una buona sinossi.
  5. Segui le indicazioni una per volta, senza fretta.
  6. Se sei convinto che il tuo romanzo sia già perfetto così com’è, e che il tuo stile non abbia bisogno di miglioramenti, perché chiedere una revisione?
  7. Una volta ricevuta, non martellare chi te l’ha fatta.
  8. Puoi chiedere una spiegazione, non decine.
  9. Se vuoi un lavoro più approfondito e che ti mostri sulla pagina ogni singolo errore/problema, richiedi un editing.
  10. Ti devi fidare di quanto ti viene indicato, altrimenti che senso ha chiedere a un professionista una consulenza. 

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Verificato da MonsterInsights