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Corsi di scrittura

Secondo la nostra esperienza il 99% dei corsi di scrittura sono inutili, molti anche deleteri. Insegnare a scrivere è impossibile, anche se molti guru diranno il contrario. Perché c’è una profonda differenza tra elaborare un testo pulito con una storia equilibrata e un romanzo che venda.

Puoi conoscere bene l’italiano, ma se non hai la fortuna di essere stato sfiorato da almeno una carezza di talento, potrai al massimo diventare un artigiano della pagina (e non è poco). La maggior parte degli autori di successo non hanno una grande immaginazione o del talento, sono solo bravi a cogliere le necessità dei potenziali lettori.

Capita spesso che le agenzie letterarie ricerchino un genere ben specifico perché richiesto dagli editori. Non siamo di fronte a studi di settore di alto livello, anzi. Sono dicerie, voci di corridoio o tendenze dall’estero che li spingono a determinate scelte.

Cosa c’entra con i corsi? Tutto e niente. I corsi molto costosi, dove gli “insegnanti” (chiamiamoli così o mi becco pure delle denunce) indirizzano gli autori a scrivere in modo scopiazzato e piatto, pieno di avverbi e giri di parole che fanno venire la nausea. Non solo, puntano proprio a quei generi richiesti dalle case editrici.

Tutto questo per dire che molti autori che vendono non lo fanno perché bravi o perché hanno imparato chissà ché da qualche corso a 2.500 euro! Ma perché sono stati indirizzati a scrivere secondo degli standard (infimi), vedi la scrittura immersiva, e seguendo il trend del momento (es. i romantasy).

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Ormai i corsi di scrittura sono così tanti che mi chiedo se siano più degli autori. Poi ricordo di stare in Italia, dove tutti scrivono (malissimo) e hanno anche pretese di pubblicazione, e mi rendo conto che non saranno mai abbastanza.

Come l’editoria a pagamento (EAP) che cresce a dismisura a causa dell’ego ipertrofico di sedicenti scrittori che non leggono neanche un libro l’anno. Seguire i corsi serve?

In questo articolo darò delle mie valutazioni personali. Non ho la pretesa di dire la verità e sono consapevole, come ogni persona un minimo ragionevole, che non posso parlare di TUTTI i corsi, ma solo in GENERALE.

Il “Re” e i corsi di scrittura creativa

Giusto per mettere le mani avanti, uno dei più importanti scrittori degli ultimi decenni, Stephen King, ha scritto un testo per dire la sua sulla scrittura e sul mondo editoriale: On writing.

Ogni aspirante scrittore dovrebbe leggerlo, non ti insegna a scrivere, ma a capire come ha fatto King a diventare quello che è. Non è una formula magica, ma una linea guida per mostrare il suo percorso vincente.

Si eviterà di commettere alcuni errori gravi che potrebbero compromettere la tua – eventuale – carriera da scrittore. Prima di tutto, sintetizzando il testo, King (come noi, anche se non contiamo un c…o), esorta a leggere e a scrivere il più possibile.

Hemingway, per citare un altro mostro sacro, sosteneva che lo scrittore ha l’obbligo morale di scrivere ogni giorno perché, se non lo fa, Dio si arrabbia. Semplice.

In realtà, non avete veramente bisogno di lezioni, seminari e di questo o altri libri sull’argomento.

Il metodo migliore consiste nel leggere un sacco. Le esperienze migliori sono quelle di autodidatta, in genere con la porta chiusa.

Stephen King, On Writing

Siamo contrari ai corsi di scrittura, ma non solo noi. Anche Stephen King lo è, li trova inconsistenti e privi di qualsiasi utilità pratica. Come la scheda di valutazione!

Si può insegnare il talento?

Nelle scuole di scrittura possono fornirti alcuni strumenti, a dire la verità non molti. Questo perché, nella maggior parte dei casi, si è uno dei tanti studenti (10-20 o anche più), a cui gli insegnanti, magari bravi, possono dedicare poco tempo.

Ma il talento è un qualcosa di personale – spesso assopito dentro pochi fortunati – che attende solo di essere risvegliato. Dalle grandi, o piccole, scuole di scrittura, non escono quasi mai grandissimi scrittori, per quale ragione?

Dare una risposta certa, univoca, sarebbe un azzardo e un atto di presunzione. Eppure i corsi offerti per diventare scrittori sono talmente tanti da offrire qualsiasi tipologia di lezioni possano venire in mente.

Narrativa della cucina molecolare e thriller sessuale balinese

L’offerta, come detto, è talmente varia, che si possono trovare corsi per imparare qualsiasi genere letterario (in teoria), c’è una settorializzazione così violenta da sembrare la differenziazione di prodotto propria del commercio più spinto.

Se si desidera imparare a scrivere, si dovrebbero ascoltare i grandi della letteratura mondiale:

La strada per l’inferno è lastricata di avverbi.

Stephen King


Leggi! Come un carpentiere che lavora da apprendista e studia il maestro. Assorbirai.

William Faulkner


Non lasciar passare neanche un giorno senza scrivere una riga.

Plinio il Vecchio


Scrivi, scrivi, scrivi. Impara facendo, facendo errori e scoprendo cosa non funziona.

Jeffrey Carver


Un giorno troverò le parole giuste, e saranno semplici.

Jack Kerouac


Sedendosi a scrivere ogni mattina, così si diventa scrittori. Chi non lo fa, resta un amatore.

Gerald Brenan


Per me scrivere è tirare fuori la morte dal taschino, scagliarla contro il muro e riprenderla al volo.

Charles Bukowski


Tutto quello che devi fare è scrivere una frase vera. Scrivi la frase più vera che conosci.

Ernest Hemingway

Sono solo alcune delle tantissime citazioni che dovrebbero aiutarci a capire che imparare a scrivere è qualcosa di molto più complesso di quanto si possa credere.

Non si tratta di avere “solo” gli strumenti, conoscere i segreti e le persone giuste per diventare scrittori, ma di mettersi in gioco amando la scrittura (e ancora prima la lettura).

Chi ci guadagna?

Si può vivere di scrittura? Quanto guadagna uno scrittore? Sono le due domande che mi vengono poste più spesso quando la gente scopre che, oltre a fare l’editing dei romanzi, li scrivo anche.

La realtà, per gli autori di professione, è assai oscura. Forse lo 0,1% riesce a vivere esclusivamente con i propri romanzi, gli altri sono costretti a inventarsi qualcosa.

Corsi di scrittura creativaMa c’è un modo etico per farlo. Se spacci le tue competenze per il Santo Graal della letteratura affermando che chiunque, grazie al tuo super fantastico webinar di 2 ore, scriverà un best seller romance, allora hai superato dei limiti perché starai dicendo una gigantesca stronzata.

Da quando hanno capito che le persone vogliono pubblicare un romanzo (non imparare a scriverlo), sono nate le varie storture del sistema editoriale nostrano trasformando ogni cosa in una rete per illusi (o imbecilli), che vogliono solo vedere il loro nome sulla copertina di un testo!

Cercando online, anche su siti di “importanti” testate giornalistiche, quando si parla di corsi di scrittura non se ne indicano mai i contro, non si fanno stime sulla dimensione del fenomeno (e chi fa giornalismo dovrebbe riportare i dati).

Riportano una lunga lista di scuole, con link, così da fare anche una marchetta telematica, citando il “grande scrittore” che l’ha fondata e i libri che ha pubblicato (con relativi premi vinti).

Un autore che vende sa insegnare?

Come dire: uno scrittore che ha venduto è di certo un grande insegnante.

Potrebbe anche essere vero, ma manca qualsiasi critica, analisi o valutazione oggettiva. Sarebbe bello sapere il rapporto:

  • autori pubblicati nella grande editoria provenienti dalle scuole di scrittura/studenti delle stesse scuole.
  • euro spesi in corsi/guadagni ottenuti dagli autori che hanno frequentato i corsi.

Non credo avremo mai questi valori, perché mostrerebbero che a guadagnarci, e tanto, sono solo le Scuole di scrittura e tutto il circo che ci gira intorno.

Vantaggi nel partecipare ai Corsi di scrittura

Un beneficio c’è, di solito, nel frequentare le scuole di scrittura: fare network. Significa crearsi una rete di contatti da poter utilizzare in seguito per il proprio tornaconto (o business).

Molti di quelli che contano in editoria svolazzano intorno ai corsi perché sono la vera fonte di entrate del sistema editoriale (insieme ormai all’editoria a pagamento, alle agenzie letterarie e alle schede di valutazione).

C’è chi fa le cose con passione e dedizione, ma spesso sono proprio quelli che non si svendono così pesantemente al sistema.

Diteci come imparare scrivere

Non lo sappiamo.

In tanti anni abbiamo visto che scrivere è una forma d’arte di cui non si riesce a comprenderne la ragione. Puoi provare a insegnarla in tanti modi differenti con risultati altrettanto disparati.

Abbiamo seguito persone che sembravano avere talento e che, alla fine, hanno scritto testi mediocri. Al contrario, persone che ne sembravano possederne, hanno dato vite a testi belli, coinvolgenti che ci hanno sorpreso.

Ci dimentichiamo troppo spesso che scrivere è davvero una forma di magia con cui si creano nuovi mondi, è necessario conoscere delle regole, avere degli strumenti per rendere al comunicazione più focalizzata e chiara per chi la riceverà, ma forse non basta.

Il talento, per quel poco che sappiamo, deve essere coltivato sempre, o morirà. Le citazioni che abbiamo fatto vano proprio in questa direzione: se vuoi scrivere, devi leggere, tanto.

Se non hai tempo di leggere non hai il tempo (o gli strumenti) per scrivere.

Stephen King

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